Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.
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sabato 4 gennaio 2014

Agatha Christie: L'autobiografia

Era da parecchio tempo che mi proponevo di leggere l'autobiografia di Agatha Christie. Devo ammettere che per me il librone ha stentato a decollare, ma dopo qualche decina di pagine sono finalmente entrato nel giusto mood vittoriano (e forse mi si è scongelato l'inglese) e mi sono goduto alcune centinaia di pagine frizzanti, prima che ne arrivassero altrettante centinaia condite da sbadigli colossali. Agatha nasce nel 1890, e la sua infanzia è ricca di quadretti arguti e nostalgici di bambinaie, cuoche, cameriere, dame di compagnia, colonnelli in pensione e altri personaggi d'altri tempi. Ebbene sì: il mondo ovattato delle classi sociali elevate, che caratterizza le sue mistery stories, era proprio quello in cui l'autrice era cresciuta e cui sentiva di appartenere. I capitoli relativi all'infanzia, alla giovinezza e al primo matrimonio sono i migliori del libro: ricchi di humor e, in qualche modo, di empatia.

giovedì 24 gennaio 2013

Agatha, tu mi tradisci!

Ora mi farò dei nemici, infatti sto per confessare un terribile e vergognoso segreto. Ma le cose stanno così: sebbene io sia un amante del giallo, Agatha Christie non mi ha mai fatto impazzire. Ecco, ora l'ho detto!

Ma come? Mi risponderete, proprio lei, la regina del giallo? E Miss Marple dove la metti? E Poirot? Che cosa ne sarebbe del giallo classico senza di loro? Anzi, esisterebbe del tutto il giallo classico senza di loro? 

No, probabilmente no, avete ragione! Il giallo classico non sarebbe lo stesso senza Agatha Christie. Ma chiacchieriamone un po', vi va? Vedrete che pur sparandole delle bordate secondo me ben motivate, finisco poi anch'io col rivalutarla sotto un aspetto che solitamente viene trascurato. Insomma Agatha mi tradisce per un verso, ma mi stupisce per un altro.