Di solito mi tengo alla larga dalle riviste per intellettuali: quando ho provato a leggere Nuovi Argomenti è stata una mezza catastrofe, immaginate se mi poteva interessare Micromega, il cui ridicolo sottotitolo è Per una sinistra illuminista! Invece la scelta monografica del volume di Micromega dedicato ad Andrea Camilleri, alla fine mi ha tentato, e devo dire che l'ho trovato un volume davvero gradevole. Camilleri, come si sa, non muore mai, e quindi ogni tanto editori e comitati sono costretti a rinnovare i loro coccodrilli, e a pubblicare comunque il materiale celebrativo che stanno raccogliendo da anni. Nascono così, forse, i volumi come Camilleri sono, senza alcun reale valore giubilare, credo, a meno che non si volessero celebrare i 93 anni dell'autore, bella cifra ma non cifra tonda, oppure i 20 anni (più o meno) del Montalbano televisivo. In questo caso non partecipano soltanto i soliti filologi delle varie famiglie del vigatese e di altri linguaggi camilleriani; ci sono anche i realizzatori di serie e sceneggiati tratti dalle sue opere. Inoltre si dà voce per la prima volta, credo, ai traduttori di Camilleri, il cui punto di vista è davvero interessante. Camilleri - per favore, davvero, non morire mai! - poi, lui stesso dà una mano, partecipando con un suo breve scritto autobiografico, in cui dice la sua sulla nascita e sull'evoluzione dei suoi linguaggi. Una lettura stuzzicante!
Blog dedicato alla narrativa e altro, di GIANLUCA GEMELLI, autore romano (non) emergente.
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venerdì 7 settembre 2018
mercoledì 31 gennaio 2018
Esercizi di memoria: il miglior Camilleri, da centellinare come la grappa
Nell'introduzione di Esercizi di memoria, Andrea Camilleri, con esagerata (falsa) modestia, ci spiega che i brevi racconti contenuti nel libro non erano in origine destinati alla pubblicazione. Si tratterebbe infatti di una sorta di compiti per le vacanze, dettati (Camilleri ha più di novant'anni e ha ormai perso la vista) più che altro per tenere in esercizio la memoria. L'idea di farne un libro sarebbe nata invece quando si è presentata la possibilità di arruolare alcuni noti illustratori. Camilleri allora, allettato da un progetto diverso dal solito, a sfondo artistico, avrebbe aperto il cassetto in cui custodiva questi brevi ricordi. Non ci credete. Non sono certo le sei quasi insignificanti vignette, a rendere indimenticabile questo libro. E' il grande affabulatore siciliano, invece, che trova un respiro a lui straordinariamente congeniale nella breve misura di una favola della buona notte, e che ci ipnotizza con i suoi ricordi, condendoli con una giusta dose di fantasia e dipingendoli con straordinaria e surreale nitidezza. Un vero capolavoro, punto e basta. Montalbano? E chi è?
lunedì 6 aprile 2015
Il "giovane" Montalbano
In Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano di Andrea Camilleri ci vengono presentati 8 racconti ambientati nei primi anni ottanta, con protagonista il celebre commissario da giovane, o almeno così uno sarebbe portato a credere. Nonsi. Il passato trapela dallo sfondo: ci sono le lire, ci sono i fatti di cronaca di una trentina d'anni fa, si intravede per un istante anche il papà del commissario. Ma sostanzialmente il Montalbano del 1980 è identico a quello del 2000.
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