Strano libro senza né capo né coda, questo Quando abbiamo smesso di capire il mondo, di Benjamen Labatut, composto da biografie di alcuni chimici, matematici e fisici, romanzate in parti variabili. Il libro fornisce spunti interessanti a chi, come me, non conosceva qualcuno dei personaggi citati. In alcuni casi c'è un tenue filo conduttore, che lega le vite degli uomini scelti dall'autore, in altri casi no. Il tentativo del profano Labatout di descrivere il lavoro del matematico Grothendieck, cospargendolo di esoterismo e usando toni horror, risulta perfettamente ridicolo. La storia di Schwartzschild, come la metti la metti è sempre toccante. La descrizione degli amori di Schrodinger e quella delle trance creative di Heisenberg sono suggestive e spassose... Ma dov'è il confine tra realtà e fantasia? A proposito: quand'è che abbiamo smesso di capire il mondo? Io da un bel po', probabilmente, per non parlare poi dell'impossibilità di capire gli editori... Ma, insomma, cosa significa questo titolo? Boh! Forse si riferisce alla rinuncia da parte della scuola di Copenhagen alle categorie tradizionali della fisica, oppure all'approccio perfettamente astratto di Heisenberg alla meccanica quantistica... Comunque il titolo originale alludeva invece alla biografia del chimico Fritz Haber, e la sua traduzione letterale sarebbe qualcosa del tipo: Una verdura terribile...
Blog dedicato alla narrativa e altro, di GIANLUCA GEMELLI, autore romano (non) emergente.
Visualizzazione post con etichetta benjamin labatout. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta benjamin labatout. Mostra tutti i post
domenica 4 luglio 2021
Iscriviti a:
Post (Atom)