L'altro ieri il mondo ha detto addio al famoso astrofisico inglese Stephen Hawking. Oltre che essere un grande scienziato e divulgatore, Hawking fu una vera icona pop. L'immagine del suo corpo striminzito, rannicchiato nella carrozzina, è entrata in mille modi nella cultura popolare, al pari dell'immagine di Einstein che fa la linguaccia o che va in bicicletta, e altrettanto è avvenuto per la caratteristica intonazione robotica del suo sintetizzatore vocale. Hawking, quindi, ha sempre colpito la fantasia della gente. Niente di strano, se pensate al lato romantico della cosa: in fondo cos'è un astrofisico se non un raffinato sognatore e viaggiatore delle stelle? Ma Hawking è soprattutto il simbolo potente della volontà che combatte le difficoltà della vita, e un esempio che ha dato orgoglio e speranza ai disabili di tutto il mondo. Vabbè, ma questo lo sanno tutti... Quello che non sapete, forse, è che, come ho accennato in un post precedente, io ho incontrato Stephen Hawking. Volete sapere com'è andata?
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venerdì 16 marzo 2018
Un pensiero segreto di Stephen Hawking
L'altro ieri il mondo ha detto addio al famoso astrofisico inglese Stephen Hawking. Oltre che essere un grande scienziato e divulgatore, Hawking fu una vera icona pop. L'immagine del suo corpo striminzito, rannicchiato nella carrozzina, è entrata in mille modi nella cultura popolare, al pari dell'immagine di Einstein che fa la linguaccia o che va in bicicletta, e altrettanto è avvenuto per la caratteristica intonazione robotica del suo sintetizzatore vocale. Hawking, quindi, ha sempre colpito la fantasia della gente. Niente di strano, se pensate al lato romantico della cosa: in fondo cos'è un astrofisico se non un raffinato sognatore e viaggiatore delle stelle? Ma Hawking è soprattutto il simbolo potente della volontà che combatte le difficoltà della vita, e un esempio che ha dato orgoglio e speranza ai disabili di tutto il mondo. Vabbè, ma questo lo sanno tutti... Quello che non sapete, forse, è che, come ho accennato in un post precedente, io ho incontrato Stephen Hawking. Volete sapere com'è andata?
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lunedì 23 febbraio 2015
Sette brevi lezioni di fisica
Firenze, prima metà degli anni '90. Cammino verso la stazione in compagnia di un ragazzone riccio, un ricercatore italiano che lavora negli USA. Quando ci presentiamo mi sembra di sentire un debole campanello. Qualcuno deve avermi già parlato di lui, forse il prof. Ruffini a Roma. Carlo sembra poco più grande di me, gli do poco più di 30 anni, ma in realtà ha già una quarantina d'anni ottimamente portati. Forse siamo reduci dal 14mo convegno internazionale di Relatività Generale, e in tal caso probabilmente stiamo commentando la relazione di Stephen Hawking. Forse siamo usciti da qualche altro convegno dimenticato, e mentre camminiamo lui mi sta spiegando qualcosa sulla teoria delle stringhe, la gravità quantistica o chissà cos'altro.
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