Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

martedì 20 maggio 2014

La Prova nascosta: la dimostrazione dell'esistenza di Dio distruggerebbe il mondo?

Oggi vi voglio parlare di La Prova nascosta di Laurence Cossé, un romanzo paradossale, breve e frizzante, dallo spunto davvero geniale. 

Cosa accadrebbe se un umile studioso trovasse davvero una dimostrazione, logica, rigorosa e inoppugnabile dell'esistenza di Dio? Lo stato approverebbe la diffusione della sensazionale notizia o ne paventerebbe gli effetti deleteri sulla necessità della propria struttura e dei propri apparati? Che senso avrebbero infatti ancora il denaro, l'economia, la finanza e tutto quanto è mondano alla luce della certezza di una prospettiva ultraterrena? E la Chiesa? Accoglierebbe positivamente questa notizia? O anch'essa nella prova dell'esistenza di Dio vedrebbe la propria fine, assieme a quella delle sue funzioni specifiche? Infatti chi avrebbe ancora bisogno di strumenti di salvezza o di mediatori tra la rivelazione e il dubbio? A proposito di dubbi: e se la prova in questione ce l'avesse mandata proprio il demonio per spiazzare l'umanità? O se invece venisse davvero dall'Onnipotente ma preannunciasse l'imminenza della fine del mondo? 


Di fronte all'evidenza, infatti, la fede perde significato, e restano solo l'adesione oppure il rifiuto consapevole, e un'umanità che si trova ormai divisa tra buoni e cattivi per scelta, in cosa differisce dalla platea del giudizio universale? 

Ecco dunque ministeri e servizi segreti incrociarsi freneticamente con congregazioni e vescovadi, nell'ansia di evitare una diffusione frettolosa della notizia, prima che venga studiato come inquadrarla in uno scenario sostenibile, fino a un finale paradossale ma inevitabile. Non si tratta di grande letteratura: lo stile non è folgorante, né i personaggi sono memorabili. In effetti la narrazione procede "per via gerarchica", mostrando di volta in volta le reazioni dei vari personaggi che vengono messi al corrente della situazione dai loro sottoposti, e questo tipo di sviluppo è tutt'altro che avvincente. Ma con un tema così spinoso, trattato in termini paradossali e (parzialmente) satirici, il divertimento è assicurato.

Da notare che questo originalissimo romanzo è assai precedente al Codice da Vinci e quindi estraneo a tutta la becera sequela Danbrowniana di sacri gral, misteri vaticani e templari a go-go. Però, al confronto con gli sbiaditi polpettoni di genere thriller-storico, o come si chiama, che imperversano ancora sugli scaffali delle nostre librerie, il romanzetto della scrittrice francese risalta come una inaspettata nespola saporita in un cestino di scialbe primizie spagnole.

Hmmm... le prove dell'esistenza di Dio... Ne vogliamo parlare? E allora... parliamone!

La ricerca della dimostrazione dell'esistenza di Dio ha rappresentato per secoli una delle questioni filosofiche più importanti e feconde. Non che alcuna prova (Sant'Anselmo, San Tommaso, Cartesio, Godel...) dimostri veramente che esiste l'ente supremo, e tantomeno che si tratti di quello del vecchio e nuovo testamento. Le prove ontologiche se dimostrano qualcosa in effetti non parlano di Dio, e hanno quindi interesse logico e non teologico. Se parlano di Dio, invece, non dimostrano nulla, ma forniscono indizi che vanno comunque completati per via emotiva, e hanno quindi interesse teologico e non scientifico.

Un'introduzione chiara e concisa alle prove dell'esistenza di Dio la trovate in La prova matematica dell'inesistenza di Dio, di J. Paulos, che, nonostante il titolo italiano sia fuorviante, è un libro molto interessante. Perchè l'editore ha scelto questo titolo, francamente ridicolo? Probabilmente per seguire a ruota la moda degli "illuminati" stile Dawkins e il filone ateistico italiano di Perchè non possiamo essere cristiani e altre odifreddure. In realtà come non è possibile dimostrare l'esistenza dell'Onnipotente, è ovviamente altrettanto impossibile dimostrarne l'inesistenza, e questo lo chiarisce Odifreddi stesso nell'immancabile introduzione. Certo il Piergiorgio nazionale poteva anche evitare di avallare la scelta di un titolo che travisa completamente il senso del libro! Immaginate di comprare il libro: Come gli indiani sconfissero i cowboys, e di trovar scritto nell'introduzione: "questo libro non parla di come gli indiani sconfissero i cowboys, ma di come i cowboys non sconfissero gli indiani"... 

2 commenti:

  1. La prova dell'esistenza di Dio fatta da Cartesio non l'ho mai digerita...
    Questo libro sembra interessante :)

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    1. Benvenuta da queste parti!

      La Prova Nascosta ha uno spunto geniale, ma purtroppo esaurisce la sua carica poco oltre il titolo e procede stancamente.

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