Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

martedì 9 settembre 2014

Un ronzio nell'orecchio

È improvviso, mi fa sobbalzare, la mano si muove da sola e tenta di scacciare quel suono fastidioso, quel grido di battaglia, quella sfida che viene da un passato remoto, e che appartiene al più odioso nemico dell’umanità. La zanzara. 

Dopo una prolissa dichiarazione di guerra, che immagino di fare dal balcone di un palazzo governativo, rivolgendomi al genere umano tutto, darò delle indicazioni, non efficaci, ma nobili, ecologiche e cavalleresche, per affrontare la singolar tenzone col malefico insetto.




1. Attenzione: questa non è informazione scientifica.

No, non starò qui a raccontarvi di come, per le malattie diffuse dalle zanzare (malaria, febbre gialla, ecc...), siano morte, nei secoli, miliardi di persone, un numero enormemente superiore a quello delle vittime di leoni, squali o altri temuti predatori. Toh, l’ho fatto. 

Non sono qui per parlarvi del ciclo riproduttivo della zanzara, di come cioè l’insetto deponga le uova sulle superfici a pelo d’acqua, e di come esse si schiudano non appena si bagnano e di come le larve si sviluppino in pochi giorni. Toh, ho fatto anche questo. 

E non vi voglio neanche parlare delle norme per il contenimento del numero delle zanzare, ovvero di come buste di plastica, sottovasi e altri contenitori non vadano lasciati all’aperto e di come si debbano evitare, ed in caso trattare opportunamente (in mancanza d'altro si può usare il sale da cucina), le pozze d’acqua stagnante. Va beh, alla fine ho fatto anche questo. 

Non vi darò informazioni scientifiche sulle diverse specie di zanzare esistenti, il loro habitat, le malattie che veicolano e la loro etologia. Per quanto mi riguarda, anzi, esiste una sola specie di zanzara: quella schifosa e succhiasangue che si permette di disturbare ronzando il vostro sonno e violare l’integrità del vostro corpo per rubarvi una goccia di sangue. 

Ma allora di cosa voglio parlare? Voglio parlare di lotta a mani nude, di competizione, leale ma implacabile, di corpo a corpo incerto tra estremi lontani della catena evolutiva. Voglio parlare di sfida, di forza, di coraggio, di battaglia per l’affermazione del possesso del mondo. Voglio parlare dell’orgoglio di appartenere al genere umano! 

2. Non c'è storia (naturale).

Amici, l’esistenza degli uomini ha una durata insignificante rispetto alla storia naturale della zanzara. La nostra è solo una piccola battaglia all’interno di una guerra perduta. Già, noi non possiamo vincere questa guerra. Non ci può essere confronto con chi abita questo pianeta da milioni di anni prima che i nostri antenati iniziassero a calpestarlo e che, probabilmente, lo abiterà ancora milioni di anni dopo che i nostri discendenti saranno estinti. Lo sterminio o l'estinzione non sono in discussione: l'uomo non è che un’inezia nella storia naturale della zanzara. In fondo noi per loro siamo solo... il piatto del giorno.

Ma dobbiamo combattere! Insignificante o no, questa è la nostra battaglia, quella in cui è in gioco il nostro onore!

Grande rispetto, quindi per un nemico che, evoluzionisticamente parlando, ci surclassa, che è antichissimo e nobilissimo… Ma sempre nemico è! Sì, eccolo lì, il vostro nemico, schifoso, fastidioso, piccolo e ronzante. Odiatelo, se non lo fate già. Si, perché, se non ve ne siete accorti da soli, le zanzare sono intelligenti, subdole, vigliacche e, in ultima analisi, cattive, sì, cattive più di ogni altro essere vivente del pianeta. L'unica zanzara buona è una zanzara morta, spiaccicata. 

Quindi noi combatteremo, con la convinzione che la nostra brevità si affianca, deve essere così, ad una qualità intellettuale superiore! Nel duello, nell’io contro tu, nello scontro individuale, noi non cerchiamo la vittoria finale ma l’affermazione del nostro diritto di dirci dominatori del mondo, qui, ora. Che c’importa dell'estinzione? La misura temporale della storia naturale ci è estranea, così simile com’è, per noi, all’eternità: un po' di sonno tranquillo ci basta come giustificazione più immediata e banale del nostro scendere in campo. Ma quella che abbiamo dentro, in realtà, non è altro che la voglia di levare il pugno al cielo per dire al nemico che no, non è passato, che l’Uomo ha vinto, che per questa volta non avrà il nostro sangue! Vittoria! Dio lo vuole! Darwin lo vuole! 

3. Armi vietate.

Combattiamo, sì, ma non con la chimica! Sarebbe, oltre che sleale, del tutto inutile. Abbiamo talvolta provato a rispondere alla sfida in modo incivile e indiscriminato, ricorrendo ad armi prodotte industrialmente, destinate allo sterminio di massa. Abbiamo fallito, ed è giusto così. 

Al nemico, seppur irragionevole, seppur sleale e infido nel combattimento, dobbiamo riconoscere di saper mettere abilmente in gioco la propria vita. E quindi il modo giusto e onorevole per dimostrare alla natura la nostra superiorità è quello di misurarci col malefico insetto nel corpo a corpo. Uno contro uno. La vita contro una goccia di sangue (e un’ora di sonno).

Inoltre dobbiamo prendere atto del fatto che la zanzara cavallerescamente ci avvisa della sua presenza col suo ronzio. Se non ronzasse sarebbe praticamente imbattibile. Perché lo fa? Il ronzio della zanzara è come la sirena dello Stuka, il bombardiere in picchiata, che con il suo suono lacerante terrorizzava i malcapitati che erano a terra. Ebbene la zanzara forse ci ronza nell'orecchio con lo stesso scopo, per infastidirci. O forse lo fa per suonare la tromba della sfida: preparati, inizia il duello!

Intelligenza, caparbietà e forza fisica dovranno essere le nostre armi vincenti contro un nemico che non possiamo eguagliare in quanto a velocità, agilità, abilità nel nascondersi e tornare all'attacco non appena abbassiamo le difese.

Ma allora quali armi possiamo usare, conformemente a questi principi, per combattere la nostra battaglia?

4. Barriere meccaniche.

Le zanzariere alle finestre non sono una difesa impenetrabile, ma permettono di ridurre il numero di incursioni nemiche. Sono difese passive, tutto sommato leali, certamente sono consentite. Non impediscono a singoli insetti, arditi e abili nella scelta dei tempi, di violare il perimetro e sfidarci a singolar tenzone. Storicamente mura e palizzate non sono mai state considerate armi sleali, ma difese doverose. Ben vengano le zanzariere, quindi!

Similmente, indossare un pigiama a maniche lunghe e con i pantaloni lunghi (ce ne sono anche di leggeri) e tenere i piedi sotto le lenzuola, riduce al nemico le opportunità di attacco, ma ci fa soffrire il caldo.

5. Vanificare il mimetismo.

Avrete notato che le zanzare sembrano perfettamente addestrate: si mantengono tra i nostri occhi e uno sfondo scuro o di colore non uniforme, in modo che noi non si possa individuarle. Questo significa che, oltre che vederci bene, sono intelligenti: loro ci guardano, sanno dove abbiamo gli occhi, e sanno che li usiamo per vedere! Se non è intelligenza questa! Perciò che dobbiamo fare? Ci vogliono pareti bianche (o chiare) e spoglie, che non forniscano facili nascondigli al perfido insetto, che così non potrà usare l’avvicinamento mimetico. E poi ci vogliono lenzuola bianche (o comunque tinta unita: su un lenzuolo a quadretti non la beccherai mai, e lei lo sa). Altrettanto dicasi per il pigiama lungo di cui sopra. E i ripiani dovrebbero essere liberi, perché è difficile individuare un piccolo intruso in una selva di oggetti e soprammobili. Ebbene sì, la zanzara punisce le persone disordinate.

6. Localizzare il bersaglio.

Una zanzara in volo su sfondo scuro, se non è illuminata direttamente è praticamente invisibile. E’ dura vederla anche se è posata. Ma una torcia elettrica produce luce radente sulle pareti, e luce radente significa ombre lunghe. Metti una torcia sul comodino e avrai più possibilità di localizzare il nemico!

Spesso non riusciamo a localizzare una zanzara perché, mentre noi ci guardiamo intorno, essa si tiene prudentemente a distanza, dietro di noi, o si avvicina a noi fin quasi a posarsi, usando una tecnica simile a quella con cui Han Solo occulta il Millenium Falcon ai radar dell'incrociatore imperiale ne L'Impero colpisce ancora. In questo caso un grande specchio alla parete può rivelarsi utile. Le zanzare, infatti, per misteriosi motivi, non comprendono lo specchio, e di conseguenza esso può vanificare l'avvicinamento mimetico.

Anche la presenza di un alleato può rivelarsi preziosa: io guardo te e tu guardi me, ma in tal caso, con due umani contro una zanzara, non si tratterebbe più di duello ma di agguato. La cavalleria imporrebbe di non utilizzare un alleato umano, a meno che non si sospetti la presenza di più zanzare.

7. Il corpo a corpo.

Avete notato anche voi che le mani bagnate sono micidiali? Dopo lunga riflessione credo di aver scoperto il perché! Riflettiamo: se cerchi di spiaccicare la zanza, è quasi impossibile che la becchi al centro con entrambe le mani contemporaneamente. Pertanto il più delle volte una mano colpirà il bersaglio prima dell’altra, facendo rimbalzare il leggerissimo insetto lontano, prima che l’altra mano si chiuda su di esso. Diciamo che si ha un 20-25 % di percentuale di spiaccicamento. Invece le mani bagnate creano adesione, il che significa spiaccicamento assicurato ogni volta che colpisci! Ovviamente è impossibile bagnarsi le mani ogni volta che si deve combattere, ma talvolta questa considerazione potrà essere utile, per esempio se il duello si svolge in bagno o in cucina.

8. Armi cinesi.

Le “racchette” elettriche cinesi non sono infallibili, per esempio vanno ricaricate, dopo un po' smettono di funzionare, e poi bisognerebbe averle sempre a portata di mano. Ma funzionano. Mi sembrano un’arma abbastanza leale, dato che oltretutto mediano ma non annullano del tutto il contatto fisico mano-insetto. Pertanto io le includerei nel nostro equipaggiamento tra le armi consentite dalle convenzioni. Ma l'argomento è controverso: mia moglie, per esempio non le considera armi leali. 

E ora, buona fortuna a tutti! Ribatteremo colpo su colpo! Venderemo cara la pelle! Ogni bolla, una zanzara morta!

5 commenti:

  1. Bella professore..... acc..... mi ha punto una zanzara.....!!!!!

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  2. Fagliela pagare! Fagli vedere chi sei!

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  3. Vero, da quando sono passato dal lancio della pantofola o del libro/giornalino/fumetto/settimana enigmistica alla... racchetta da tennis le percentuali di sucesso sono enormemente aumentate (ed è anche più divertente) quindi in effetti armi tanto leali forse non sono, anche se più pulite, almeno dal punto di vista delle pareti di casa. Tuttavia ricordo ancora la maggior soddisfazione di veder quel che resta dell'odiato nemico spiaccicato sulla parete della camera da letto della casa al mare, decorato con il più perfido dei R.I.P. e tanto di data del glorioso punto a favore segnato nell'eterna ed impari lotta dell'uomo contro la zanzara...

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  4. E' scritto molto bene, vedo una ripresa della fantasia... non ti pare?...

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