Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

martedì 7 ottobre 2014

L'ospite notturno

Ruth è un'anziana vedova, e vive in una villetta sul mare, da qualche parte in Australia. I figli sono lontani, così come lo sono la quotidianità e il mondo contemporaneo. Ciò che Ruth sente vicino e reale, invece, oltre ai suoi gatti e alla schiena che duole, sono le memorie e i rimpianti della sua gioventù nelle isole Fiji. Addirittura certe notti Ruth si sveglia e sente attorno a lei, in camera da letto, gli odori della giungla e... i rumori di un'enorme tigre che si aggira dentro casa! Una tigre? Sa da sola che di certo dev'essere il suo cervello che perde qualche colpo. Frida è una zelante operatrice assistenziale che lo stato ha mandato a prendersi cura di Ruth, inizialmente per un'ora al giorno, ma che desidera ardentemente farlo a tempo pieno, e finisce per trasferirsi volentieri, anche troppo volentieri, a casa da lei. Forse era meglio non dirle della tigre. Finché Ruth non ne ha parlato a Frida, in fondo, la tigre non esisteva. Ora, invece...

Dopo aver letto l'inglese Elizabeth è scomparsa, non ho saputo resistere al richiamo di un altro romanzo con protagonista un'anziana signora, stavolta si tratta di un romanzo australiano, scritto da Fiona McFarlane. Diciamo subito che la tenerezza, l'umorismo e lo stile semplice e accattivante di Emma Healey sono piuttosto lontani. Il romanzo è breve, ma le descrizioni noiose lo allungano oltre misura. Non manca però la suspense. Cosa vuole realmente Frida? Come mai sente anche lei la tigre? Perché è così decisa a combatterla con mezzi di fortuna, senza dir niente a nessuno? Forse perché teme che nessuno crederebbe alle due donne se ne parlassero? O c'è un altro motivo? In tutto questo spunta dal cilindro Richard, arzillo ultraottantenne, primo amore di Ruth, riesumato dagli archivi della memoria e deciso a rifarsi del tempo perduto. La sua ricomparsa, seppur fugace, e i conseguenti progetti di vita insieme dei due attempati fidanzatini sembrano innervosire Frida e imprimere una svolta alla vicenda. L'epilogo non sarà allegro per nessuno.

L'ospite inatteso è un romanzo indubbiamente interessante e intrigante, ma frenato da uno stile un po' troppo lento e ampolloso.

1 commento:

  1. Lo stile troppo lento mi indispettisce non poco, soprattutto se non giustificabile con una scelta voluta (e qui penso a Quel che resta del giorno di Kazuo Ishiguro).

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