Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

domenica 2 agosto 2015

La banda degli invisibili

In questi giorni mi è di nuovo capitato di leggere un romanzo con protagonisti anziani. Ne La banda degli invisibili, un gruppetto di ultraottantenni "amici miei" romani, capitanato da tre ex partigiani gappisti insoddisfatti, combatte ancora contro il potere costituito del giorno d'oggi. La loro è una buffa e decrepita crociata anarchica, fatta di scherzi e contrappassi vari ai danni di cittadini maleducati, auto blu, impiegati boriosi e "caporali" d'ogni tipo. Sono piccoli episodi di vita quotidiana che a volte aspirano a misurarsi coi ricordi di un passato remoto. Un diario frammentario sostenuto proprio dalla voglia di resistere di chi la resistenza contro il sistema deve appunto farla ogni giorno: i pensionati.


Nel romanzetto di Fabio Bartolomei contiamo le avventure e disavventure quotidiane di chi non si arrende mai, condite in salsa grottesca. In mezzo a tutto questo c'è anche un ridicolo piano per rapire il presidente del consiglio Berlusconi per costringerlo a chieder scusa dei privilegi della classe politica, piano che verrà infine rocambolescamente realizzato dai "nostri eroi" con surreale successo e sostanziale impunità. 

Una lettura leggera e piacevole, fatta di episodi spesso divertenti e ironici, ma un po' priva di realismo e di spessore. Benché tocchi temi spinosi, Bartolomei viaggia con leggerezza sul sentiero del grottesco e, quando prova a lasciarlo (come per esempio nel racconto della degenza in ospedale) lo fa con ingenuità. Se come termini di paragone abbiamo altri romanzi con protagonisti ottuagenari, come La tentazione di essere felici o Elizabeth è scomparsa, il confronto è impietoso. I personaggi di La banda degli invisibili infatti non hanno continuità storica né famigliare: esistono solo nel 1943 e nel 2010, e solo al fine di far da piatta corolla ad Angelo, il moderno e vetusto cavaliere di ventura, improbabile anarchico e romantico protagonista. 

Con tutto ciò, la lettura rimane gradevole e veloce. Senz'altro d'ora in poi guarderemo i vecchi sulle panchine, al bar o al centro anziani con occhi diversi, immaginando che sia possibile che, tra una partita a scopa e un bicchiere di vino, possano pianificare clamorose azioni dimostrative.


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