Noi insegnanti ci lamentiamo sempre, e questo è un dato di fatto (bisogna dire che secondo molti abbiamo tutte le ragioni per farlo, e anche qualcuna in più... ma adesso lasciamo perdere questo argomento!).
Ma già circa duecento anni fa Jane Austen ironizzava sulla totale mancanza di prestigio della professione di insegnante!
Leggete QUI un brano, brevissimo, ma tagliente ed efficacissimo, tratto dal suo romanzo incompleto (e pubblicato postumo) I Watson.
Spero che le cose siano cambiate, ma quando andavo a scuola io la maggior parte delle mie professoresse intendevano l'insegnamento come un passatempo per donne sposate che non volevano fare le casalinghe... che tristezza
RispondiEliminaPersone che lavorano quasi per hobby (dato che è il marito a portare a casa i soldi "veri" quelli che assicurano il tenore di vita) ci sono ancora anche nella scuola, come anche in altri mestieri ci sono e ci saranno sempre persone che non sono il massimo della professionalità, che vanno al lavoro con le borse della spesa, e dal lavoro telefonano e pensano a altre cose.
RispondiEliminaio, invece, ricordo con molto affetto e nostalgia i miei professori del liceo: il burbero e meraviglioso prof. De Stefano, docente di matematica ed esempio di rettitudine e di coraggio, la splendida professoressa Sergi, docente di latino e greco, ammalata di cancro e sempre presente e gentile, e molti, molti altri come loro. Maestri, innanzitutto, di vita e di onestà.
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