Sami Modiano dal 2005 gira le scuole d'Italia per incontrare gli studenti e raccontare la sua storia, e io, grazie al lavoro che faccio, ho avuto la fortuna d'incontrarlo per tre volte. Quindi non avevo nemmeno bisogno di leggere questo libro per sapere che è bellissimo e per consigliarlo a tutti. Ho ascoltato il racconto della deportazione e della prigionia ad Auschwitz-Birchenau dalla sua voce incerta, e mi sono commosso, e ora risento quella stessa voce mentre leggo. Ma il racconto che Sami porta nelle scuole, a parte qualche breve cenno al resto della sua vita, di solito inizia con l'espulsione dalla scuola italiana a causa delle leggi razziali, prosegue con la prigionia e la deportazione (Sami tra gli altri perde il padre e la sorella nel campo di sterminio) e si ferma con la liberazione: è così per ragioni di tempo. Ma nel libro c'è di più! Per questo ho vissuto racconta con nostalgia anche gli anni della fanciullezza a Rodi e il proseguimento della vita di Sami tra Ostia, Rodi e il Congo Belga (poi Zaire). In poche parole, in 170 pagine agili, semplici e ricche, toccanti, interessanti e illuminanti, senza nessuna pretesa letteraria eppure belle (e dolorose) da leggere, hai Se questo è un uomo, più La Tregua, più I sommersi e i salvati.
Blog dedicato alla narrativa e altro, di GIANLUCA GEMELLI, autore romano (non) emergente.
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domenica 24 luglio 2022
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