Ed eccoci a La ragazza dagli occhi verdi, secondo capitolo della famosa trilogia di Edna O'Brien. Uscito nel 1962, due anni dopo Ragazze di campagna, riprende la storia di Cait, che qui ritroviamo ventunenne, un po' ingrassata, ma soprattutto goffa e ingenua più che mai. Innamorati di questa ragazza pasticciona, cocciuta, malinconica e anche un po' stupida, che Edna O'Brien rende con disarmante semplicità, la seguiremo anche stavolta, ma col dispiacere di non trovare molta della freschezza che animava il romanzo precedente.
Blog dedicato alla narrativa e altro, di GIANLUCA GEMELLI, autore romano (non) emergente.
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venerdì 15 maggio 2015
sabato 21 marzo 2015
Ragazze di campagna
Cait è una ragazzina di indole malinconica, e non le mancano ragioni per esserlo. Ancor prima che il romanzo sia iniziato, suo padre ha già mandato in malora la fattoria per colpa del bere. Quanto a sua mamma, scomparirà tragicamente entro pochi capitoli. Baba, la sua amica-nemica del cuore, non perde mai l'occasione per punzecchiarla e umiliarla, eppure le due sono e restano molto legate. In fondo ormai è più la famiglia di Baba che non il padre, a prendersi cura di Cait. E insieme le due ragazzine partiranno per il collegio. Sarà questa per loro un'opportunità o una condanna?
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