Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.
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lunedì 1 aprile 2024

Tra fantascienza e meccanica celeste: il problema dei tre corpi





Di solito mi occupo di libri e raramente commento serie TV, ma essendo io in origine un fisico matematico, come potevo esimermi dal parlare con voi de "Il problema dei tre corpi?". Vi parlerò della serie TV (nel seguito: 3BP), sì, ma anche del problema dei tre corpi vero, quello che si studia in meccanica celeste: che matematico a indirizzo astronomico sarei, sennò? Così mi sono doverosamente sorbito la prima stagione della serie TV, che trovate su Netflix, sperando che, hai visto mai, l'intera trilogia originale scritta da Liu Cixin, che non ho letto, ma su cui mi sono informato, fosse stata trasposta in un'unica stagione. Vana speranza: almeno un'altra stagione ci vorrà, e, dato che nella prima stagione ci sono elementi sia del primo che del secondo volume, sono autorizzato a sperare che ne basti una sola, ma ci credo poco.

sabato 22 ottobre 2022

Mate Matticà

La matematica è una specie di divinità minore, sempre indaffarata, che interviene ovunque gli uomini abbiano dei problemi da risolvere: dai compiti a casa ai computer in tilt dei ripetitori telefonici. Ad accompagnarla di corsa di qua e di là ci pensa il suo amico Vento. Che succede, però, se la matematica non si sente amata dalla gente e va in depressione? Il caos! E come se n'esce? Beh... se proprio volete saperlo, procuratevi il libretto di Simona Maiucci, illustrato da Luca Valli!

domenica 4 luglio 2021

Quando abbiamo smesso di capire la scienza

Strano libro senza né capo né coda, questo Quando abbiamo smesso di capire il mondo, di Benjamen Labatut, composto da biografie di alcuni chimici, matematici e fisici, romanzate in parti variabili. Il libro fornisce spunti interessanti a chi, come me, non conosceva qualcuno dei personaggi citati. In alcuni casi c'è un tenue filo conduttore, che lega le vite degli uomini scelti dall'autore, in altri casi no. Il tentativo del profano Labatout di descrivere il lavoro del matematico Grothendieck, cospargendolo di esoterismo e usando toni horror, risulta perfettamente ridicolo. La storia di Schwartzschild, come la metti la metti è sempre toccante. La descrizione degli amori di Schrodinger e quella delle trance creative di Heisenberg sono suggestive e spassose... Ma dov'è il confine tra realtà e fantasia? A proposito: quand'è che abbiamo smesso di capire il mondo?  Io da un bel po', probabilmente, per non parlare poi dell'impossibilità di capire gli editori... Ma, insomma, cosa significa questo titolo? Boh! Forse si riferisce alla rinuncia da parte della scuola di Copenhagen alle categorie tradizionali della fisica, oppure all'approccio perfettamente astratto di Heisenberg alla meccanica quantistica... Comunque il titolo originale alludeva invece alla biografia del chimico Fritz Haber, e la sua traduzione letterale sarebbe qualcosa del tipo: Una verdura terribile...

mercoledì 12 maggio 2021

La puntura

 
Chi ha paura della puntura? Un sacco di gente a quanto pare! Mi capita spesso d'incontrare chi si chiede se sia meglio scegliere un vaccino oppure un altro, e addirittura chi confessa candidamente di non volersi vaccinare affatto. Ma servono davvero, questi vaccini contro il Covid-19? Basteranno a sconfiggerlo? Ha senso fare i capricci? Cosa dice in proposito la matematica? Una risposta, piuttosto ovvia, ve l'anticipo subito: sì, i vaccini servono, e chi può deve assolutamente vaccinarsi. Niente capricci!

domenica 28 giugno 2020

Ti conosco mascherina

Le mascherine servono o non servono? Le linee guida dell'OMS sulla pandemia da Covid-19 pubblicate ad aprile dicevano che dovevano indossarle solo i malati e gli operatori sanitari; l'ultima revisione ne raccomanda l'uso anche nei luoghi pubblici, specie al chiuso, ma è ben lungi da consigliarne l'uso a tappeto. Nel frattempo però la maggior parte delle nazioni ha dato alla battaglia delle mascherine un'importanza fondamentale della guerra contro il Coronavirus. Ma insomma, queste misure protettive servono veramente, o danno solo un falso senso di sicurezza? Proviamo a chiederlo alla matematica. La risposta, non tanto sorprendente, è che sì, le misure di profilassi sanitaria servono eccome.

domenica 17 maggio 2020

Il Club degli autori, ovvero fantasie di un lettore megalomane: Storia umana della matematica di Chiara Valerio


Mentre in tempo di distanziamento sociale mia moglie ascolta Buon Vicinato, la trasmissione streaming su YouTube in cui Michela Murgia e Chiara Valerio chiacchierano (qua e là pontificando un po' troppo) di qualsiasi argomento, dalla fede religiosa a Candy Candy, io ascolto distrattamente.... 

giovedì 23 aprile 2020

Matematica e Coronavirus - Terza puntata

In un post precedente ho esposto i risultati della regressione matematica (curve-fitting) applicata ai dati della protezione civile sull'epidemia di Covid-19, che forse oggi non terrorizza più l'Italia come poche settimane fa, ma continua a tener bloccato il nostro paese. Sono passati 20 giorni, e i dati, come avevamo paventato, hanno seguito un andamento un po' meno confortante di quello previsto dalla matematica. Possiamo aggiornare il modello e correggere il tiro? Ci proviamo in questo articolo… Ma dato che si conferma che il dato più significativo è quello dei decessi, qui si tratta di continuare ad andar su e giù lungo le curve statistiche a bordo di una bara… Non posso farne a meno: sono un matematico, e i numeri e le funzioni sono il mio pane, e anche la mia maledizione. Ma non è un gioco allegro, per cui non so se in futuro farò nuovi aggiornamenti di questo tipo.


domenica 5 aprile 2020

Matematica e Coronavirus - Seconda puntata

A che punto è l'epidemia di Covid-19 in Italia? Cosa dobbiamo aspettarci? Quanti morti avremo, presumibilmente? E quando finirà? Ovviamente io non lo so, ma posso provare a rivolgere le stesse domande alla matematica, e in particolare all'analisi della regressione. Fornisco i dati numerici dei deceduti a un programma che fa il data-fit, ovvero aggiusta i parametri liberi di curve plausibili ai dati che gli fornisci (in questo caso i dati della protezione civile) in modo da ottenere una curva teorica che ne disti in media il meno possibile. Cosa esce fuori? Che, se il trend attuale non cambia troppo, e se le misure di distanza sociale non vengono allentate troppo presto, probabilmente avremo in Italia in tutto fra i 23000 e i 27000 morti, e che tra circa un mese i morti giornalieri saranno meno di 10, ovvero: siamo oltre metà del fenomeno, e tra un mese il Coronavirus non farà più molto notizia. Questo dice la matematica… Ma andrà davvero così? Non resta che sperare di sì, perché la matematica, in questo contesto tragico, potrebbe anche essere un po' troppo ottimista.

martedì 18 febbraio 2020

Perfect rigor: la vita e l'opera di Grisha Perelman

Il nome del matematico russo Grisha Perelman (lo so, in Italiano si dovrebbe scrivere Perel'man, chissà perché, ma in tutte le altre lingue la trascrizione è Perelman, per cui perché non adeguarsi?) è oggi sconosciuto ai più, ma una decina di anni fa era piuttosto noto anche al di fuori del mondo della matematica. Si tratta infatti di un personaggio pittoresco, entrato nel folclore della matematica per il suo anticonformismo. Perelman, un po' per star lontano dai riflettori, un po' per ribellione contro il sistema (del mondo accademico), ha rifiutato sia l'ambita Medaglia Fields (chiamata popolarmente Nobel della matematica) che il Millenium Prize (che ammonta a ben un milione di dollari!) del Clay Institute, suscitando, a suo tempo, notevole scalpore.  Il libro Perfect rigor di Masha Gessen si barcamena tra i molti mentori e colleghi dello sfuggente Perelman (che non solo non concede interviste, ma in pratica non parla più con nessuno da anni e anni) e dà loro voce, nella vana speranza che molti insignificanti dettagli possano comporre il ritratto di un uomo che è invece talmente schivo da restare lontano e misterioso. Vien fuori un noioso resoconto di una vita altrettanto noiosa, che sembra essere stata dedicata unicamente al piacere della dimostrazione e della risoluzione di problemi astratti. Lasciatemi credere che invece in segreto Perelman ogni tanto, se non altro, si sia concesso una birra!

venerdì 16 marzo 2018

Un pensiero segreto di Stephen Hawking





L'altro ieri il mondo ha detto addio al famoso astrofisico inglese Stephen Hawking. Oltre che essere un grande scienziato e divulgatore, Hawking fu una vera icona pop. L'immagine del suo corpo striminzito, rannicchiato nella carrozzina, è entrata in mille modi nella cultura popolare, al pari dell'immagine di Einstein che fa la linguaccia o che va in bicicletta, e altrettanto è avvenuto per la caratteristica intonazione robotica del suo sintetizzatore vocale. Hawking, quindi, ha sempre colpito la fantasia della gente. Niente di strano, se pensate al lato romantico della cosa: in fondo cos'è un astrofisico se non un raffinato sognatore e viaggiatore delle stelle? Ma Hawking è soprattutto il simbolo potente della volontà che combatte le difficoltà della vita, e un esempio che ha dato orgoglio e speranza ai disabili di tutto il mondo. Vabbè, ma questo lo sanno tutti... Quello che non sapete, forse, è che, come ho accennato in un post precedente, io ho incontrato Stephen Hawking. Volete sapere com'è andata?

martedì 20 settembre 2016

Il numero di Erdős


Oggi, esattamente venti anni fa, moriva il matematico ungherese Paul Erdős. Pur non essendo famoso quanto altri studiosi per i suoi contributi scientifici, Erdős si è guadagnato un posto particolare nel folclore matematico. Scienziato prolifico e del tutto privo di interesse per le cose materiali, Erdős non aveva fissa dimora. Possedeva pochissimi oggetti personali, ed era solito girare il mondo tra una conferenza e l'altra, bussando alle porte dei suoi colleghi matematici per farsi ospitare da loro; si sdebitava collaborando col padrone di casa. I suoi ritmi di lavoro forsennati e la sua dedizione ne fecero uno dei matematici più prolifici del mondo, e lo portarono a collaborare con centinaia di coautori e a pubblicare quasi 1500 articoli scientifici. Ebbene, dagli anni 60-70 del ventesimo secolo si diffuse l'usanza goliardica di definire il numero di Erdős di un matematico. Ma che cos'è questo numero Erdős? 

sabato 3 settembre 2016

Errori incredibili

Che ne pensate della matematica? Pensate che sia una cosa difficile? Beh, avete ragione, non c'è dubbio che lo è, almeno a un certo livello. Pensate che sia addirittura incomprensibile? Forse, ma non più di tante altre cose, e solo per i profani. Il problema è che a volte anche alcuni traduttori, editor e revisori di libri divulgativi sulla matematica sembrano fare un ragionamento del tipo: "Tanto nessuno ci capirà niente, per cui a che pro dannarci l'anima?". Come spiegare altrimenti il disastro completo dell'edizione italiana di Numeri incredibili, di Ian Stewart? E riguardo a Storia dei simboli matematici di Joseph Mazur, le cose vanno meglio ma non più di tanto.


sabato 9 aprile 2016

Il paradosso dell'iceberg

Il lieve ma continuo aumento della temperatura media del nostro pianeta, registrato negli ultimi decenni, unitamente all'innalzamento del livello del mare, mette in allarme scienziati e governi. Ma se un enorme iceberg galleggiante si scioglie, automaticamente questo fa innalzare il livello del mare? E se sì, di quanto? La risposta a questa domanda vi sembra ovvia? Allora mettiamo alla prova l'intuito: costruiamo un semplice modello, facciamo qualche calcolo e vediamo cosa ne esce fuori. Tocchiamo con mano il risultato, che a qualcuno sembrerà paradossale, poi diamo la spiegazione fisica. E' la scienza, baby.


giovedì 7 aprile 2016

La profezia segreta di Dan Brown

Conoscete Robert Langdon, il superprofessore universitario, eroe dei romanzi di Dan Brown? E' stato protagonista finora di quattro romanzi di grande successo: Angeli e demoni, Il codice da Vinci, Il Simbolo perduto e Inferno. In questi romanzi ha girato mezzo mondo: Ginevra, Roma, Firenze, Venezia, Istanbul, Washington, Parigi...

Dove vogliamo mandarlo nel prossimo romanzo? A quel paese, senza dubbio! Sì, ma quale? Ebbene, ve lo svelo io!


domenica 5 luglio 2015

Risiko e matematica

Risiko non è solo un gioco da tavolo per i pomeriggi piovosi d'inverno, come ben sanno i papà che, in questi giorni di inizio estate, al rientro dal lavoro trovano ad attenderli bambini annoiati, sfaccendati e desiderosi di giocare. Giochiamo, ok, ma, anche dopo il lavoro la mia mente contorta non smette di arrovellarsi... Per esempio, cosa può dirci la matematica sul Risiko? Quali sono gli esiti più e meno probabili dei diversi tipi di attacco? Qual è la probabilità di riuscire a conquistare un territorio con un attacco a oltranza? Attaccare e difendere con il massimo numero di armate disponibili è la strategia migliore? Esiste una formula per un buon attacco? Se ho un certo numero di armate e voglio conquistare un certo numero di territori, ciascuno difeso da una sola armata, con quante armate è probabile che mi ritroverò alla fine? Risponderemo a queste e altre domande con questo incredibile articolo. E' la scienza, baby!

venerdì 3 aprile 2015

E' possibile dimostrare la predisposizione genetica di qualsiasi cosa?

DNA
FUSILLO
Malattie, certo, ma anche celiachia, epilessia, obesità, autismo, omosessualità, tossicodipendenza, talento artistico, tendenza a tradire il coniuge, a diventare serial killer... Ogni giorno troviamo alla ribalta su giornali e agenzie un nuovo gruppo di ricercatori, con la dimostrazione dell'origine genetica di questo e di quello... Anche delle cose più strampalate! Altrettanto spesso, però, avviene che nuovi studi non confermino i risultati dei precedenti, cosicché moltissime di queste presunte scoperte restano incerte. Come mai? Fino a che punto ha senso esaminare correlazioni tra le caratteristiche genetiche (o di altro tipo) di un dato gruppo di persone? Può qualche considerazione di matematica far luce sulla questione? In questo articolo giocheremo a costruire un modello matematico in grado di rappresentare la ricerca di caratteristiche comuni all'interno di un dato insieme di individui. Arriveremo a conclusioni sorprendenti e paradossali. Meno male che è solo un gioco! Ma... lo è?

sabato 8 novembre 2014

99: Immota manet

Il post n. 99 di questo blog voglio dedicarlo... al numero 99! E alla città dell'Aquila. Fin da piccolo infatti ho sempre sentito parlare di questo numero a proposito della fondazione della città. Mia mamma era di Bazzano, paesino a soli 3 km da l'Aquila, a me molto caro, ma sconosciuto ai più. Almeno fino al terremoto del 2009, che lo portò tristemente alla ribalta assieme ad altri luoghi, come Paganica, che prima percepivo come quasi unicamente legati alla mia infanzia. Ma non è di nostalgia, di case lesionate e di ricordi agrodolci che voglio parlare oggi. Oggi voglio parlare di numeri e di leggende! Tra l'altro voglio proporre qui un'ardita teoria storico-numerologica sul significato del numero 99. Calma, ragazzi, trattenete i cani, è solo un gioco: il post è taggato pseudoscienza!

sabato 12 luglio 2014

Calcio e matematica: il girone a quattro

Come funziona un girone a quattro squadre, come quello del primo turno della fase finale dei mondiali di calcio? Quanti punti può fare una squadra, e in quanti modi può farlo? Quante sono e quali sono le classifiche possibili? Quali sono gli esiti più probabili? Quali quelli meno probabili? Mentre mi godo i mondiali in poltrona (l'uso residuo del verbo godere, dopo il deprimente spettacolo offerto dalla nazionale italiana, è per lo più dovuto al frittatone con cipolle, alla familiare di Peroni gelata e al rutto libero) la mia mente di matematico confuso e arrugginito è preda di un arrovellamento ozioso, che a letto, a notte fonda, continua ad avvitarsi diabolicamente. I risultati, però, sono sorprendenti.