Di solito mi tengo alla larga dalle riviste per intellettuali: quando ho provato a leggere Nuovi Argomenti è stata una mezza catastrofe, immaginate se mi poteva interessare Micromega, il cui ridicolo sottotitolo è Per una sinistra illuminista! Invece la scelta monografica del volume di Micromega dedicato ad Andrea Camilleri, alla fine mi ha tentato, e devo dire che l'ho trovato un volume davvero gradevole. Camilleri, come si sa, non muore mai, e quindi ogni tanto editori e comitati sono costretti a rinnovare i loro coccodrilli, e a pubblicare comunque il materiale celebrativo che stanno raccogliendo da anni. Nascono così, forse, i volumi come Camilleri sono, senza alcun reale valore giubilare, credo, a meno che non si volessero celebrare i 93 anni dell'autore, bella cifra ma non cifra tonda, oppure i 20 anni (più o meno) del Montalbano televisivo. In questo caso non partecipano soltanto i soliti filologi delle varie famiglie del vigatese e di altri linguaggi camilleriani; ci sono anche i realizzatori di serie e sceneggiati tratti dalle sue opere. Inoltre si dà voce per la prima volta, credo, ai traduttori di Camilleri, il cui punto di vista è davvero interessante. Camilleri - per favore, davvero, non morire mai! - poi, lui stesso dà una mano, partecipando con un suo breve scritto autobiografico, in cui dice la sua sulla nascita e sull'evoluzione dei suoi linguaggi. Una lettura stuzzicante!