Il sogno di un hippie è l'autobiografia di Neil Young. Anzi, più che essere un'autobiografia, è un diario, che segue la rockstar nei suoi interessi e nelle sue attività recenti, cucito intorno a numerosi flashback che ne raccontano la vita e la carriera. Anzi, più che essere un diario, è un vero flusso di coscienza, in cui inseguiamo i pensieri di NY mentre vagano in piena libertà tra presente e passato. Sì, Neil Young, il mito del Rock'n Roll, l'araldo anni '70 dell'antimilitarismo e dell'antirazzismo, ci svela tutti i suoi pensieri... E, almeno per me, la rivelazione è sorprendente e anche un po' deprimente: altro che hippie! NY in realtà è un ricco eccentrico, innamorato delle auto d'epoca, dei rivestimenti in legno pregiato, dell'alta fedeltà, della tecnologia vintage e... dei trenini elettrici! Sì, proprio dei trenini elettrici! E' davvero un bambinone: che delusione! Però, che ci vogliamo fare? Non è colpa sua se Neil è fatto così! E dato che in piena sincerità il vecchio rocker ci svela tutto di sé, godiamoci quel che c'è da godere, in questo libro, ovvero il sapore degli anni sessanta e settanta on the road, e il sound, a volte cupo e a volte allegro, della vita vera, di un uomo e di un artista indipendente. E quando dico indipendente intendo indipendente proprio da tutto, anche dagli stereotipi dell'impegno e della controcultura. Sì, vediamola così: consoliamoci con l'aglietto.
Blog dedicato alla narrativa e altro, di GIANLUCA GEMELLI, autore romano (non) emergente.
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venerdì 28 dicembre 2018
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