Oggi vi voglio parlare di La Prova nascosta di Laurence Cossé, un romanzo paradossale, breve e frizzante, dallo spunto davvero geniale.
Cosa accadrebbe se un umile studioso trovasse davvero una dimostrazione, logica, rigorosa e inoppugnabile dell'esistenza di Dio? Lo stato approverebbe la diffusione della sensazionale notizia o ne paventerebbe gli effetti deleteri sulla necessità della propria struttura e dei propri apparati? Che senso avrebbero infatti ancora il denaro, l'economia, la finanza e tutto quanto è mondano alla luce della certezza di una prospettiva ultraterrena? E la Chiesa? Accoglierebbe positivamente questa notizia? O anch'essa nella prova dell'esistenza di Dio vedrebbe la propria fine, assieme a quella delle sue funzioni specifiche? Infatti chi avrebbe ancora bisogno di strumenti di salvezza o di mediatori tra la rivelazione e il dubbio? A proposito di dubbi: e se la prova in questione ce l'avesse mandata proprio il demonio per spiazzare l'umanità? O se invece venisse davvero dall'Onnipotente ma preannunciasse l'imminenza della fine del mondo?