Strano libro senza né capo né coda, questo Quando abbiamo smesso di capire il mondo, di Benjamen Labatut, composto da biografie di alcuni chimici, matematici e fisici, romanzate in parti variabili. Il libro fornisce spunti interessanti a chi, come me, non conosceva qualcuno dei personaggi citati. In alcuni casi c'è un tenue filo conduttore, che lega le vite degli uomini scelti dall'autore, in altri casi no. Il tentativo del profano Labatout di descrivere il lavoro del matematico Grothendieck, cospargendolo di esoterismo e usando toni horror, risulta perfettamente ridicolo. La storia di Schwartzschild, come la metti la metti è sempre toccante. La descrizione degli amori di Schrodinger e quella delle trance creative di Heisenberg sono suggestive e spassose... Ma dov'è il confine tra realtà e fantasia? A proposito: quand'è che abbiamo smesso di capire il mondo? Io da un bel po', probabilmente, per non parlare poi dell'impossibilità di capire gli editori... Ma, insomma, cosa significa questo titolo? Boh! Forse si riferisce alla rinuncia da parte della scuola di Copenhagen alle categorie tradizionali della fisica, oppure all'approccio perfettamente astratto di Heisenberg alla meccanica quantistica... Comunque il titolo originale alludeva invece alla biografia del chimico Fritz Haber, e la sua traduzione letterale sarebbe qualcosa del tipo: Una verdura terribile...
Blog dedicato alla narrativa e altro, di GIANLUCA GEMELLI, autore romano (non) emergente.
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domenica 4 luglio 2021
martedì 26 dicembre 2017
Zio Tungsteno
Che goduria leggere Zio Tungsteno! Oliver Sacks è sempre straordinariamente interessante, frizzante e coinvolgente, e questo è paradossale, dato che tutti i suoi libri sono una via di mezzo tra il saggio scientifico e l'autobiografia. L'autore inglese scomparso recentemente, insomma, parla sempre di cose difficili (di solito medicina e neurologia, come in Risvegli e in L'Uomo che scambiò sua moglie per un cappello) e di sé stesso. Quest'opera, il cui sottotitolo è Ricordi di un'infanzia chimica, non sfugge certo alla regola. Da un lato, come in un classico romanzo inglese di formazione, seguiamo il piccolo Oliver attraverso le esperienze dell'infanzia, incontriamo la sua numerosa e strampalata famiglia, la grande casa piena di favolosi oggetti ottocenteschi, la terribile scuola in cui viene spedito per esigenze di sfollamento durante la guerra, e la sofferenza di un bambino introverso che non si sente accettato, fino all'adolescenza e alla visione chiara del proprio futuro di adulto. Dall'altro lato, attraverso l'insaziabile curiosità del piccolo Oliver e le varie figure guida che incontra, scopriamo con il suo stesso stupore e la sua stessa gioia le imprese dei pionieri della chimica, dell'elettricità, della fisica fondamentale, della fotografia, della spettroscopia e dell'astrofisica! Zio Tungsteno insomma è un capolavoro sia di emozioni che di divulgazione scientifica.
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