Quella di Chiara Petrillo è una storia vera. Nuda e cruda, è questa: giovane sposa, per due volte consecutive decide di portare a termine la gravidanza, anche sapendo che il nascituro è affetto da malformazioni gravi ed è destinato a non sopravvivere; dà alla luce così Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni, regalando a due bambini che di solito si sceglie di sopprimere prima di nascere, i pochi minuti necessari a incontrare il mondo, a conoscere i genitori e i nonni, a essere battezzati. Durante la sua terza gravidanza scopre di avere un tumore; rimanda le cure più invasive a dopo il parto, per non nuocere al bambino. Francesco nasce sano, ma la madre morirà solo un anno dopo, a 28 anni, dopo mille sofferenze, eppure senza cedere alla disperazione. Una vita scomoda per un mondo egoista: Chiara infatti lotta per donare la vita, anziché per godersela.
Anche tra i credenti, e gli antiabortisti in genere, solitamente è praticato l'aborto terapeutico; Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni devono la loro breve vita a una scelta più radicale. Chiara non è l'unica a fare questo tipo di scelte controcorrente, ma il destino alla fine l'ha resa unica per il suo rapporto frequente, quasi familare, e ricco di rassegnazione cristiana, con la sofferenza e con la morte.
La vita di Chiara è un esempio fulminante, che merita di essere riconosciuto universalmente anche in termini umanistici e razionali, travalicando il mondo del rinnovamento carismatico cattolico, cui Chiara, il marito, gli autori del libro, e tutti i testimoni in esso citati, appartengono fino al midollo. Purtroppo il mondo esterno per ora è impermeabile a questo genere di messaggi, considerati bigotti, e libri come Siamo nati e non moriremo mai più, in cui non c'è pagina senza citazioni bibliche, padri spirituali, sermoni, messe in Chiesa e in casa, incontri di preghiera, canzoni e poesie religiose, pellegrinaggi, ecc... rischiano di essere illeggibili al di fuori di un certo ambiente.
Ma la vita di Chiara era proprio così: una continua testimonianza di fede, capace anche di dare consolazione a chi la incontrava. La sua storia ormai è conosciuta e ammirata in tutto il mondo, la Chiesa la considera serva di Dio, e non mancano i credenti che chiedono la sua intercessione.
Forse sarà presto beata oppure santa. Non che mi dispiaccia: Chiara probabilmente se lo merita; è una società che delega l'etica della vita all'ambito della religione, e così facendo la relega in un angolo a dialogare con sé stessa, che mi mette tristezza.
Chiara Corbella Petrillo |
In queste situazioni si agisce in modi diversi e si prega che non si verifica piu'....OK....
RispondiEliminaQuesto libro l'ho letto ed è bellissimo.
RispondiEliminaLa storia è avvincente, poi è scritto molto bene, molto scorrevole ed anche breve. Credo che la brevità sia un pregio in un'epoca di lunghi tomoni illegibili.
E' impossibile non innamorarsi di questa ragazza, così bellissima ed anche così "sfigata", anche se per un vero cristiano tutta quella sofferenza è stata un dono di Dio.
Ultimamente ho comprato un altro libro a tema religioso:
"Il segreto di Benedetto XVI" di Antonio Socci
che cerca di far luce sul mistero del Papa Emerito e di Papa Francesco. Molti sostengono che Benedetto XVI abbia rinunciato al Papato per scongiurare la profezia di Malachia, che aveva previsto tutta la successione papale con Benedetto ultimo Papa prima della fine dei tempi.
Però devo ancora leggerlo.
L'hai poi letto?
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