Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

lunedì 6 maggio 2013

Io e Tolstoj: letture di ebook gratuiti con la complicità di Anna Karenina

Ecco com'è andata: le mille pagine di Anna Karenina in cartaceo hanno tenuto impegnata mia moglie per molti giorni. Io sono allergico ai classici russi, ma sono felice che mia moglie abbia letto Anna Karenina, e per due ragioni. 1) Me ne ha parlato in continuazione per cui mi sembra quasi di averlo letto anch'io (questo è un nostro metodo: ci raccontiamo i libri che leggiamo, così risparmiamo un sacco di tempo). 2) nel frattempo l'ebook reader di Claudia è rimasto inutilizzato, e ho quindi potuto appropriarmene io; in tal modo ho potuto finalmente leggere comodamente alcuni ebook che avevo recentemente scaricato, grazie agli autori che li hanno gentilmente messi a disposizione gratis. Io che di solito leggo libri cartacei, trovo faticoso leggere un ebook sul PC, per cui li avevo lasciati accumulare in attesa di una buona occasione, e Anna Karenina me l'ha data. Grazie Lev! Di seguito quindi trovate le mie impressioni di lettura sui seguenti libri: Tregua nell'ambra di Ilaria Goffredo, Nella morte del padre di Luca Bettega, Il campo di carciofi di Simone Rausi e Il gatto che cadde dal sole di Simone Navarra. Qui non si parla di autori noti né di grandi editori, ma di opere messe a disposizione gratuitamente, e perciò un grazie agli autori!

Elisa, bella, buona e povera, tra la quotidianità del paese, le brutalità del regime e rischi della ribellione scopre il grande amore. Riuscirà la vita a vincere sull'orrore della guerra?

Questo romanzo qualche sbadiglio me l'ha fatto fare. La narrazione è scandita con regolarità dalla quotidianità dei pasti comandati, pur nei diversi contesti in cui Elisa si trova bruscamente catapultata. Questo alternarsi di pranzi e cene, anche tra mille disavventure, finisce col rallentare e "snocciolare" a fatica la narrazione. Inoltre lo stile è antiquato, specie nella parte iniziale, e solo nella seconda metà il romanzo si legge più facilmente. L' incipit poi lo trovo masochista. In esso infatti si concentrano in poche righe tutti i difetti stilistici del romanzo: dialoghi eccessivamente letterari, descrizioni enfatiche, informazioni superflue su personaggi che durano una una sola scena, termini desueti, ogni sostantivo pazientemente decorato dal suo bravo aggettivo... Per fortuna nel seguito questa pesantezza va attenuandosi. Le pagine più vivide del romanzo secondo me sono quelle in cui Elisa vede il suo sentimento trasformarsi da platonico a sensuale. Poi il finale, piuttosto inaspettato, è un punto a favore. La ricostruzione storica è apprezzabile anche se non manca qualche ingenuità.

Adatto a chi ama le eroine romantiche e non teme aggettivi e avverbi. 


Sono passati anni e Daniele è ormai un uomo, ma il demone che ha incontrato da bambino è tornato, e il paese è sconvolto dalla violenza. Sono i bambini le vittime, o i loro genitori? Riuscirà Daniele a sventare i piani dell'essere maligno? O è anche lui parte inconsapevole del piano?

Nella morte del padre è un terribile horror-psico-splatter pieno di morti orribilmente ammazzati e bambini violentati, terrorizzati e posseduti. A chi ama questo genere potrebbe anche piacere. All'inizio poi lo stile è abbastanza fresco e il linguaggio corretto, ma tutto l'insieme diviene via via più trasandato, come se qualcuno si fosse stancato di revisionare il testo, e nella seconda parte compaiono errori di concordanza di tempi verbali e altre sviste. Le scene truculente abbondano, con dovizia di lunghe e strampalate descrizioni di lame che affondano e sangue che sgorga copioso. La storia di per sé non sarebbe poi così inedita né interessante, ma la scelta dei protagonisti la rende invece frizzante e originale. Purtroppo ogni qual volta compare un personaggio nuovo il lettore è ammorbato dalla relativa minibiografia. E, masochismo dei masochismi,  tutte le morti violente sono annunciate in anticipo dal narratore con frasi del tipo: "Fu l’ultima volta che Maria udì quella voce… in vita." "Forse non l’avrebbe tanto disprezzata, quella giornata, se avesse saputo che sarebbe stata l’ultima." "Fu l’ultima volta che si videro.", ecc... In tal modo qualsiasi sorpresa è esclusa!

Adatto a chi gode quando si taglia un dito col coltello affettando il pane. 

Il campo di carciofi

Stefano e Gaetano, amici, nemici e fratelli a fasi alterne, nel corso degli anni. Loro due e Marina. E...

Il campo di carciofi ci racconta la storia pluridecennale dell'amicizia tra Stefano e Gaetano, amicizia per un certo periodo a tre, grazie al triangolo amoroso completato da Marina, che lega i due amici e allo stesso tempo li divide. Quasi un romanzo di formazione, la cui trama, dopo aver segnato lungamente il passo, giunge a rivelare qualche sorpresa. Non tutte le trovate sono credibili e convincenti, ma non è la trama il punto di forza di questo romanzo. Il campo di carciofi, pur non potendo definirsi avvincente si legge facilmente, grazie a uno stile asciutto e rigoroso, che rende tutto sommato piacevole anche un certo eccesso di raccontato da parte del narratore.

Adatto a tutti, specie chi ha già vissuto un po' di vita. 

Il gatto che cadde dal sole

Nessuno: alla ricerca di una mamma e di un'identità felina.

Una storia di gatti. Il Gatto che cadde dal sole è un romanzo di formazione felina, che segue le vicende di Nessuno, cucciolo trovatello, nella comunità dei gatti randagi della città. La solita storia disneyana per bambini? Decisamente no! Siamo di fronte a un romanzo breve e assai ben scritto, distante anni luce dalle pomposità di Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare e dalla noia "tribale" di Warrior cats. Il gatto che cadde dal sole è agile e ricco di trovate originali e interessanti. Lo stile è impeccabile, e la trama si arrampica agilmente dal quotidiano gattesco fino alle soglie dell'eternità, sempre vista dalla parte dei gatti.

Adatto a tutti. Difficile fare di più con dei gatti! 

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