Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

martedì 4 agosto 2015

Sempre fiori mai un fioraio: Paolo Poli e il ritorno dell'uomo-crisalide

Quando ho letto del ritorno in TV di Paolo Poli dopo 35 anni di assenza, con quel che poi ho scoperto essere un mini talk show in onda su RAI 3, E lasciatemi divertire, sono saltato sulla sedia. Chi? Paolo Poli? Non seguo il teatro, quindi per me, come per molti, Paolo Poli è l'istrione e trasformista visto qualche volta da bambino in tv... Beh no, non solo quello. Per me, e forse solo per me, è l'indimenticabile uomo-crisalide dell'antichissimo programma Racconti di fantascienza. Certamente nessuno ricorda Poli per quel piccolo ruolo, io invece non ho mai dimenticato quanto mi impressionò l'episodio, con la sua atmosfera opprimente (che ho ritrovato molti anni dopo in quelle poche scene di Doctor House che mi è capitato di incrociare prima di cambiar precipitosamente canale) fino all'inaspettato epilogo, divertente, scherzoso e anche un po' poetico. Ed eccolo qui, Paolo Poli, che parla in TV, che impazza su youtube... Irresistibile. Sono nel trip. E' arrivata finalmente la mia sbornia paolopolare. 


Purtroppo a quanto pare mi sono perso qualche decennio di favoloso teatro, onirico, demodé, cerebrale e arraffazzonato allo stesso tempo, e apparentemente fatto solo con una parrucca di lana, una canzonetta e una filastrocca. Dovrò farmene una ragione. Meno male che c'è youtube. Oggi però l'uomo-crisalide, appena pensionato, me lo ritrovo sotto forma di anziano, elegante ed ipnotico affabulatore, che dispensa, solo a richiesta, ricordi e commenti preziosi, che vanno dalle vicende familiari, alla storia, alla letteratura, all'arte, alla frequentazione con personaggi famosi della cultura... Tutto, da Manzoni a Leopardi, da Claudio Villa a Vittorio Gassman, è racchiuso in una frase, in un haiku, in un paradosso.

Chi può resistere a questo affascinante e affettato vecchio signore? Chi non vorrebbe pranzare con Paolo Poli e sentirlo parlare del più e del meno, con contorno di massimi sistemi? Eccomi allora con in mano Sempre fiori mai un fioraio, accumulazione di libere associazioni rubategli a tavola da Pino Strabioli. Il libro è breve e diviso in piccoli capitoli, e i ricordi sono inframezzati dal menù, dalle ordinazioni, dal dialogo coi camerieri... scelta che inizialmente mi fa storcere il naso, ma che poi infine arrivo ad apprezzare: non si tratta di riempire qualche pagina in più, ma di dar le giuste pause. Poli, con la stessa serenità e leggerezza, svela sia il lato frivolo che quello sordido della vita, ma solo per un attimo, prima di ordinare il dolce. E' soave, osceno, profondo, triviale, puro, sozzo, geniale, stupido, intellettuale, superficiale... Meraviglioso.

3 commenti:

  1. Praticamente mi sono persa l'intera serie, ma per fortuna si possono rivedere le puntate sul sito della rai (e sicuramente anche su youtube). Grazie per la segnalazione, anche io da babmina rimasi molto colpita e affascinata da Paolo Poli anche se l'uomo crisalide davvero non lo ricordo.

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  2. Sono perfettamente d'accordo sulla divertente e lusinghiera figura che fai dell'attore che io ho avuto il piacere di vedere dal vivo.; ma il libro che mette insieme senza nessun nesso solo molte battute e frasi non mi è piaciuto affatto e non rende giustizia all'autore ...non ti pare?...

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  3. Io purtroppo non l'ho mai visto a teatro, e quindi mi devo accontentare!

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