Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

sabato 22 ottobre 2016

Bruscolì, ovvero il cinema secondo Michelino. Altro che 3D!

Qual'è, secondo voi, la miglior esperienza cinematografica possibile? Pensate che sia il 3D o il Dolby Surround? Forse vi state dimenticando della componente fantasiosa della faccenda. Vi spiego cosa intendo dire tornando indietro nel tempo, con questo brevissimo ricordo (che in realtà appartiene al narratore del mio romanzo Ricky Down, non davvero a me). Buona lettura!



Altro che 3D!
di Gianluca Gemelli


Nel cortile dell’oratorio, semideserto, il mio amico Michelino roteava le mani e sollevava le gambe. Io e gli altri ragazzini lo guardavamo affascinati.
“Oh! Ah!”
Michelino imitava, o credeva di imitare alla perfezione le mosse di Bruce Lee. Era divertente vederlo fingere di essere un campione di arti marziali, o lotta giapponese, come la chiamavamo allora. Bruce Lee era cinese, lo so. E con ciò?
Michelino era allora piccoletto e secco secco, quindi quando faceva così noi lo chiamavamo Bruscolì.
Bruscolì i film di Bruce Lee non li aveva visti davvero, non nel senso usuale, almeno. Non al cinema. Però era lo stesso come se li conoscesse tutti. In un certo senso li aveva visti, ma per interposta persona.
Mi spiego. Michelino aveva una grande risorsa: un fratello maggiore. Davide aveva diciott'anni, più o meno, e qualunque cosa facesse la raccontava per filo e per segno a Michelino, che quindi in pratica credeva di averla fatta anche lui. In particolare, se il pomeriggio Davide andava al cinema, la sera a tutti gli effetti c’era andato anche il fratello minore.
Michelino vide con questo sistema sia Lo Squalo che L’Esorcista. Film di paura, vietati ai minori di quattordici anni. 
A noi Michelino ce lo riraccontava il film, scena per scena. Lui l’aveva visto a volte meglio di chi al cinema c’era andato davvero. Il film raccontato da Michelino era per noi di terza mano, ma ci guadagnava, essendo passato attraverso due menti giovani e fantasiose. In tal modo quei film vietati li ho visti anch’io, ben prima di avere l'eta giusta, e in un modo tutto particolare. Quando finalmente li hanno passati in televisione, anni dopo... Beh, non era la stessa cosa.
Ricordo ancora nitidamente la scena della bambina dell’Esorcista che “Faceva la piscia verde”, per esempio. Impressionato, quando andavo al bagno controllavo il colore della pipì, hai visto mai...
E ricordo anche la scena dello squalo che “Si era magnato una macchina: ci aveva ancora la targa nella pancia”. Michelino non aveva capito che l'animale aveva inghiottito solo la targa, non tutta la macchina, ma chi se ne importa. 

Ma ragazzi, i film visti in Michelinovision, tutti in cerchio attorno a chi raccontava, a ricreazione o nell'oratorio della parrocchia, pur con tutti i fraintendimenti del caso, e qualche fantasiosa aggiunta apocrifa, quelli sì che erano davvero emozionanti. Altro che Cinemascope e Dolby Surround. 
Altro che 3D!

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