Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

martedì 20 febbraio 2018

I racconti del sangue e dell'acqua

Per vie misteriose e oscure, è entrato in casa mia il terrificante volume: I Racconti del sangue e dell'acqua di Daniele Picciuti, tenebroso autore che ho già incontrato in un incubo precedente. Racconti horror, quindi, e molto classici: con un occhio a Lovecraft e uno a Stephen King, ma resi speciali dall'ambientazione italiana. Squartamenti, sangue e mostri a volontà, naturalmente. Filo conduttore: il sangue, e, in misura non meno sanguinolenta, l'acqua. Per qualcuno probabilmente sarà un piacere rivedere alcuni vecchi caratteristi di nuovo finalmente in azione, dopo esser rimasti per decenni, o forse addirittura secoli, infognati nelle graduatorie regionali dei personaggi horror, in attesa di una scrittura. 


E qualcun altro avrà un piacevole deja vu anche assaporando uno stile solenne, forbito e antico, con il quale Picciuti a volte tradisce la sua natura di personaggio ottocentesco giunto ai giorni nostri per vie certamente non naturali. 

Io? Io no. Io godo invece di fronte all'evocazione di un'entità malefica che si incarna in un personaggio dei fumetti (Nella notte Paperino), nell'avventura fatale del trekker solitario in viaggio tra i monti dell'appennino che incappa in un antico luogo sacro (Il Sogno delle libellule), e nei dialoghi post-moderni dei giovani musicisti cyber-horror-punk che decidono di girare un video musicale in una casa degli spettri (Videoclip). Sì, perché vampiri e fantasmi vanno sempre bene, ma è qualcosa di originale che uno vuole da Picciuti.

Ma quel che colpisce in questo libro, forse anche più del testo, è la bellezza, la cura e la precisione dell'edizione. Formato grande, carta di buona qualità, carattere piacevole, neanche una virgola fuori posto, totale assenza di refusi o difetti di stampa, tante bellissime illustrazioni di Roberta Guardascione (che qui si situa a metà tra il fumetto di Dylan Dog e la graphic novel americana), copertina pregevole e maneggevole, e un prezzo contenuto. Ormai è raro trovare una tale qualità tipografica anche nei prodotti dei grandi editori, quindi tanto di cappello a Laura Platamone e a Nero Press!

1 commento:

  1. Mi piace che tu abbia aprezzato la bellezza la cura e precisione,è cosi' che si deve scrivere,pensare e vivere...OK...

    RispondiElimina