Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

martedì 20 marzo 2012

Addio a Fakhra

Fakhra Younas si è tolta la vita sabato scorso. L'ho saputo quasi per caso, perché Fakhra abitava nel mio quartiere, ma nessun giornalista italiano ne ha parlato. Almeno, io ho trovato solo tre righe in inglese su di un sito pakistano. In italiano, niente. Perché? Non lo so.


Fakhra era l'emblema della sofferenza inflitta con odio dall'uomo alla donna. Era l'autrice del libro autobiografico "Il volto cancellato" che un po' di tempo fa ho recensito così su IBS:

La vera storia della giovane pakistana Fakhra, orribilmente sfigurata dal marito per gelosia, che qui in Italia cerca una speranza di normalità. Il narrato di Fakhra ha la leggerezza e la semplicità di una fiaba, ma racconta di un'infanzia in cui la danza e la prostituzione sono l'unico metodo per sfuggire alla miseria, e di una gioventù senza nessuna possibilità di sfuggire all'ignoranza e alla violenza degli uomini, soprattutto dei potenti e dei ricchi. Una storia meravigliosa ed orribile, di quelle che ti fanno vergognare di essere nato uomo (nel senso di maschio). Da leggere, saltando a piè pari gli inserti in corsivo della curatrice, inutilmente didascalici, retoricamente autocompiaciuti, odiosamente celebrativi.

Mi ha stupito e deluso non trovare da nessuna parte un commento o un ricordo. E tutti coloro che a suo tempo si fecero fotografare con lei o associarono in qualche modo il loro nome al suo, a beneficio dei giornalisti, dove sono?

1 commento:

  1. Oggi a quasi una settimana dalla morte di Fakhra, trovo finalmente un florilegio di commenti e ricordi su internet. Ma davvero non mi spiego come mai ci sia voluta una settimana ai media e agli intellettuali vari per accorgersi di questo triste evento. Boh? Era sabato e stavano tutti fuori città? O c'era la partita? O che? Boh, ditemi voi. Certo, se vuoi una risonanza immediata, beh vedi di non suicidarti di sabato.

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