Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

sabato 13 settembre 2014

Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve

Cosa bolle in pentola in Europa, librescamente parlando? Thriller scandinavi, naturalmente, ma poi cos'altro? Beh, ci sono questi nuovi romanzi scanzonati, assurdi e on-the-road, vagamente comici. Iniziamo parlando de Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, di Jonas Jonasson (più svedese di così si muore). Il romanzo inizia seriamente, per così dire, presentandoci un personaggio patetico, un'anziano rinchiuso in una casa di riposo, che sopporta malvolentieri quella che considera una vita reclusa, finché sfodera un'imprevedibile vitalità e voglia di ribellione.



La sua fuga fa subito deviare il romanzo verso l'assurdo e il rocambolesco, facendo rimorchiare al nostro vegliardo un vero zoo di personaggi picareschi e facendolo braccare da pericolosi criminali (ma l'unico omicidio, a compierlo sarà un elefante). Man mano che scorrono i capitoli la vicenda diventa sempre più paradossale e personaggi incredibili e imprevedibili nell'agire. A questo si aggiungono i ricordi dell'anziano, che scopriamo aver avuto una vita incredibilmente avventurosa. Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve è considerato esilarante in patria, ma la realtà è che fatica prima di prendere una direzione ben definita (quella comica) e che il narrato è talmente compassato e piatto da smorzare di fatto le gag. Il lieto (e assurdo) fine è assicurato. Un romanzo strampalato, divertente sì, ma un po' privo di spessore. Un sorriso, e nulla più. 

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