Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

lunedì 15 settembre 2014

La buona scuola

Oggi voglio recensire per voi La Buona Scuola, un nuovo romanzo di fantascienza, di tipo distopico e catastrofico, pubblicato dal governo italiano sul sito passodopopasso. Il romanzo ha una struttura molto originale, in quanto simula un progetto di riforma legislativa, e la narrazione, di fatto mancante e lasciata all'immaginazione del lettore, viene suggerita dal contesto. I protagonisti, si intuisce facilmente, sono gli sventurati docenti scolastici, e i loro studenti, alle prese con una serie di provvedimenti che vengono presentati come utili, necessari e convenienti, e che in realtà rappresenteranno il suicidio vero e proprio dell'istituzione scolastica. 

Lo scenario è interessante: in un futuro prossimo, un governo illustra le linee guida di un'altisonante riforma dell'istruzione, in cui tra l'altro si stabilisce che, periodicamente, qualunque cosa facciano, i due terzi del personale docente di ciascuna scuola maturino il diritto a una progressione stipendiale, e il restante terzo no. Il tono trionfalistico del testo suggerisce abilmente che siamo in presenza di un regime stile Grande Fratello, talmente subdolo da presentare in modo accattivante una riforma in realtà distruttiva, chiedendo in sostanza ai docenti di acconsentire alla propria estinzione, e, con essa, a quella della scuola.

Certo, il pretesto della trama è paradossale: nella realtà, far progredire una percentuale fissa del personale, indipendentemente dai meriti, potrebbe ben difficilmente essere contrabbandato per una proposta che vada verso l'introduzione del merito nella carriera. Pensate quanto sarebbe assurdo, per esempio, dire agli studenti: "quest'anno, qualsiasi cosa fate, due terzi di voi saranno promossi e un terzo bocciati": chiunque capisce che questo non sarebbe premiare i "bravi". Se uno vuol premiare i "bravi" deve decidere un voto soglia, non certo una percentuale. Paradossalmente, in una scuola in cui tutti i docenti fossero bravi, il provvedimento disegnato ne La Buona Scuola ne punirebbe comunque un terzo, ed in una in cui tutti i docenti facessero schifo, ne premierebbe comunque i due terzi!

La Buona Scuola pretende che i docenti accettino questa situazione paradossale e la salutino come innovativa e utile, ed è questo forse il punto debole della trama. Ma accettando questo punto di partenza, la nostra immaginazione ci fa facilmente visualizzare la catastrofe: docenti che si accapigliano per accaparrarsi certificati e crediti, che trascurano la didattica o la finalizzano al progresso della propria carriera anziché alla preparazione degli studenti, che litigano perché "tu hai avuto lo scatto e io no", ecc... Insomma una vera catastrofe.

Concludendo, La Buona Scuola è un'esperimento davvero interessante nella struttura, anche se di non facile lettura. Un romanzo interessante che dipinge un quadro tetro e inquietante del mondo della scuola in un presente alternativo. Consigliato agli appassionati del genere horror-fantasy.


1 commento:

  1. Già vedo la fascetta che accompagna l'uscita in libreria: "Dagli stessi autori di Jobs Act, il romazo catastrofico che vi ha commossi sino alle lacrime"

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