Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

sabato 20 giugno 2015

Orrore puro

Nel 1846 lo psichiatra e scrittore tedesco Heinrich Hoffmann pubblicò il famoso libro di filastrocche Struwwelpeter, ovvero Pierino Porcospino, che ebbe grande successo in tutto il mondo. Hoffmann è anche autore delle illustrazioni. In Italia Pierino Porcospino fu pubblicato nel 1882, nella traduzione di Gaetano Negri. Le filastrocche del libretto di Hoffmann hanno un chiaro intento didascalico. Ma la letteratura infantile dell'ottocento a volte è davvero terrorizzante. Rileggete con me La tristissima storia degli zolfanelli... e scoprirete il vero orrore.





La tristissima storia degli zolfanelli
di Heinrich Hoffmann (1809-1894)



Di sala in sala Paolinetta
Gira e rigira, sola soletta.
Di casa uscendo la sua mammina
Disse: “Ricordati di star buonina”.
Ma se non teme d’esser sgridata
Grida, fa il chiasso quella sventata.
Ecco essa vede sul tavolino
De’ zolfanelli lo scatolino.
“Oh, che grazioso bel giocherello!
Io voglio accender lo zolfanello.
La mamma accenderlo veduto ho spesso,
Io vo’ ripetere quel gioco istesso!”.





E Minz e Maunz, i due gattini
Alzano al cielo i lor zampini.
Gridano: “Il babbo questo non vuole
Più non rammenti le sue parole?
Miao, miao, miao.
Suvvia finiscila con questo gioco
Che c’è pericolo di prender foco!”.



Ai due gattini Paolinetta
Intenta al gioco non può dar retta.
Ecco la fiamma s’accende e brilla,
crepita il legno, scoppia, scintilla.
Tutta contenta la pazzerella
Agita il foco, ride, saltella.
E Minz e Maunz, i due gattini
Gridan: “La mamma questo non vuole,
più non rammenti le sue parole?
Miao, miao, miao.
Suvvia finiscila con questo gioco
Che c’è pericolo di prender foco”.


Ahimè la fiamma la bimba investe
Ardon le treccie, arde la veste.
Corre la misera di loco in loco
Non c’è più scampo, è tutta un fuoco.
E Minz e Maunz inorriditi
Mandano acuti urli infiniti.
Miao, miao, miao,
“Qui, qui venite, venite in fretta,
muore bruciata Paolinetta!”.





Brucia in un soffio, sfuma in un punto
Veste e persona, tutto è consunto.
Un po’ di cenere e due scarpini
Cara memoria dei suoi piedini.
E’ quel che resta! Non c’è più nulla
Di quell’indocile, vispa fanciulla.



E Minz e Maunz, i due gattini
Tergon le lacrime coi lor zampini.
Miao, miao, miao,
“Ahi! babbo e mamma, ahi! dove siete?
Ahi, vostra figlia più non vedrete!”.
Come un ruscello che irriga i prati
Scorron le lagrime dei desolati.

1 commento:

  1. Per variare un po' dalle solite storie con gli orfanelli. Si parla di quanto faccia male stare davanti alla tv, ma anche certe storielle popolate di orchi, lupi cattivi e piccole fiammiferaie...

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