Vivete in una di quelle città un po' antiquate, dove cittadini e istituzioni ancora tengono, anacronisticamente, al decoro e all'igiene, come se fossero cose importanti? Allora non potete davvero rendervi conto di quel che è accaduto alla periferia meridionale di Roma, da quando sono stati finalmente eliminati i cassonetti, ed è iniziato il servizio di raccolta porta a porta per mezzo dei simpatici e morbidosi piccoli secchi condominiali verdi, quelli fatti di plastica fracica. Dovete sapere che noi romani ci siamo gioiosamente adeguati ai nuovi metodi di conferimento, mostrando il grande senso di civiltà che ci distingue da sempre, e che le aziende che provvedono alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti hanno dato sfoggio di efficienza e dedizione.
I benefici di questa situazione sono sotto gli occhi tutti, ed è sintomatico che enormi topi siano finalmente tornati a nidificare tra noi, rallegrando l'ambiente con il loro scorrazzare dappertutto. Chi, come me, percorre in auto tutti i giorni la Via Laurentina da Roma a Pomezia e poi da Pomezia a Roma, ha la rara fortuna di vedere uno spettacolo che fino a pochi anni fa sarebbe stato inimmaginabile, e di cui molti si stupirebbero. Pertanto ho pensato di documentare la cosa con le mie foto, scattate dall'auto in marcia. Stamattina ne ho scattate quasi mille, e la maggior parte son venute sfocate e inutilizzabili, ma quelle poche che sono nitide sono comunque centinaia, ed è stata dura selezionarle per la pubblicazione sul blog, perché tutte mostrano chiaramente i segni del nostro simpatico degrado ambientale. Perciò le ho suddivise tra due post: uno per l'andata e uno per il ritorno. Buona visione!
I benefici di questa situazione sono sotto gli occhi tutti, ed è sintomatico che enormi topi siano finalmente tornati a nidificare tra noi, rallegrando l'ambiente con il loro scorrazzare dappertutto. Chi, come me, percorre in auto tutti i giorni la Via Laurentina da Roma a Pomezia e poi da Pomezia a Roma, ha la rara fortuna di vedere uno spettacolo che fino a pochi anni fa sarebbe stato inimmaginabile, e di cui molti si stupirebbero. Pertanto ho pensato di documentare la cosa con le mie foto, scattate dall'auto in marcia. Stamattina ne ho scattate quasi mille, e la maggior parte son venute sfocate e inutilizzabili, ma quelle poche che sono nitide sono comunque centinaia, ed è stata dura selezionarle per la pubblicazione sul blog, perché tutte mostrano chiaramente i segni del nostro simpatico degrado ambientale. Perciò le ho suddivise tra due post: uno per l'andata e uno per il ritorno. Buona visione!
Roma - Pomezia, viaggio di andata, mercoledì 8 ottobre 2015.
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