Oggi vi voglio parlare de Il profumo delle foglie di limone di Clara Sanchez. Che vi aspettereste da un romanzo con un titolo così, con in copertina una ragazza dai lunghi capelli inquadrata di spalle in riva al mare, e per di più venduto come allegato di una rivista femminile? Anch'io mi aspettavo uno di quei soliti scialbi romanzetti rosa pieni di banalità, refusi e macchie d'inchiostro, quando ho iniziato distrattamente a sfogliarlo. E invece mi sono trovato di fronte a un thriller appassionante e originale, ben scritto, ottimamente tradotto e con un eccellente editing. Ovviamente il titolo italiano è una truffa in piena regola: non ha nulla a che fare col contenuto del romanzo e serve solo ad abbindolare le gonze in cerca delle abituali pessime romanticherie da leggere in spiaggia. Il titolo originale, infatti, sarebbe qualcosa del tipo: "Cosa si nasconde dietro al tuo nome". Forse qualche lettrice di Donna Moderna sarà rimasta delusa trovandosi invece tra le mani un prodotto di tutt'altro tipo (e livello). E' davvero strano il mondo: immaginate di comprare un chilo di cozze e di trovare nell'involto un chilo di ostriche... Vi hanno imbrogliato: forse avevano finito le cozze! Vabbé, non pensiamoci nemmeno: sono cose misteriose, ma che possono capitare solo coi libri, purtroppo!
Ne "Il profumo delle foglie di limone" ci sono due narratori che si alternano e parlano in prima persona, completando la vicenda. Lui è un ex cacciatore di criminali nazisti, anziano, pensionato e malato, ma deciso a rimettersi in caccia per un'ultima volta dopo che riceve una lettera con una richiesta d'aiuto dal suo compagno di mille avventure. Lei è una futura ragazza madre, incerta e sbandata, che trova in una simpatica coppia di anziani europei l'affetto e l'aiuto che cerca. Inutile dire che le vicende dei due si incroceranno, e che il bene e il male si scambieranno di ruolo più volte. Le motivazioni che muovono i personaggi a volte sono poco chiare, ma tra misteri, pericoli e "non so se tu sai che io so", l'intreccio avvince e fa chiudere un occhio volentieri su qualche stonatura.
Prossimamente verrà pubblicato il seguito: "Lo stupore di una notte di luce" (anche in questo caso il titolo italiano è stato messo a cavolo), ma io considero il finale del libro soddisfacente così com'è. Non so se avrò la curiosità di sapere cos'altro è successo poi ai protagonisti de "Il profumo delle foglie di limone". In ogni caso, ve lo consiglio.
Questa recensione mi consola. Tempo fa ho ricevuto in regalo "La voce invisibile del vento" e non ho mai avuto, per così dire, il coraggio di iniziare a leggerelo perchè mi dava tanto l'idea del solito romanzo romantico sdolcinato.
RispondiEliminaSe non mettono dei titoli stucchevoli, non sono contenti. Ma noi italiani abbiamo una tradizione nel settore titoli strambi, basti pensare che "Il buio oltre la siepe" in lingua originale era "uccidere un tordo" e che "Il giovane Holden" era "Il ricevitore nella segale" ecc... ecc...
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