Nell'introduzione di Esercizi di memoria, Andrea Camilleri, con esagerata (falsa) modestia, ci spiega che i brevi racconti contenuti nel libro non erano in origine destinati alla pubblicazione. Si tratterebbe infatti di una sorta di compiti per le vacanze, dettati (Camilleri ha più di novant'anni e ha ormai perso la vista) più che altro per tenere in esercizio la memoria. L'idea di farne un libro sarebbe nata invece quando si è presentata la possibilità di arruolare alcuni noti illustratori. Camilleri allora, allettato da un progetto diverso dal solito, a sfondo artistico, avrebbe aperto il cassetto in cui custodiva questi brevi ricordi. Non ci credete. Non sono certo le sei quasi insignificanti vignette, a rendere indimenticabile questo libro. E' il grande affabulatore siciliano, invece, che trova un respiro a lui straordinariamente congeniale nella breve misura di una favola della buona notte, e che ci ipnotizza con i suoi ricordi, condendoli con una giusta dose di fantasia e dipingendoli con straordinaria e surreale nitidezza. Un vero capolavoro, punto e basta. Montalbano? E chi è?
Questa volta non è una recensione ma un invito a leggere il libro ...OK...
RispondiEliminaCamilleri hascritto come si viveva negli anni 40 nel profondo sud e poi,come gli scrittori di eta' avanzata,crede che ogni cosa che fa sia interessante e poi finisce con elencare i premi ottenuti ...OK...
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