Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

martedì 2 settembre 2014

Al Crepuscolo: il Re torna ai racconti

Era tempo che tornassi a pescare nella produzione di Stephen King! E' sempre una lettura intrigante e a volte sorprendente.

Nella seconda metà degli anni zero del ventunesimo secolo, il Re tornò ai racconti, complice l'essersi prestato a fare da editor al volume del 2006 di The Best American Short Stories. Il suo fu un tentativo consapevole di ritrovare il gusto del breve termine, che temeva di aver perso per sempre, in favore di una lunghezza assai superiore, adeguata al romanzo popolare americano.




La raccolta Al Crepuscolo (2008) si apre con alcuni racconti che fanno dubitare il lettore che l'esperimento sia riuscito: temi triti e ritriti, descrizioni confuse (forse una traduzione meno efficace che altrove). Ma poi arrivano Cyclette, N, Il New York Times in offerta speciale e Alle Strette (che non capisco perché non sia stato tradotto Nella merda, come mi sembrava fosse doveroso), e il lettore sorride, o almeno io lo faccio, perchè trovo finalmente temi originali, atmosfere oniriche o avventurose, tutto quanto insomma fa parte della tradizione del miglior Stephen King. In conclusione, come sempre accade con le raccolte di racconti del Re, ognuno ci troverà del buono. Al crepuscolo è adatto a chi vuol godersi un brivido sotto l'ombrellone, oppure seduto in poltrona. Per una volta, leggere a letto di notte non contribuirà più di tanto ai vostri incubi, in quanto l'atmosfera è meno gotica del solito, ma state tranquilli: ugualmente qualche sogno angoscioso non mancherà.

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