Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.

mercoledì 21 gennaio 2015

Cronache della Legio M Ultima

C'è qualcuno che è immune al fascino dell'antica Roma? Io non credo! Vi farà piacere allora sapere che un gruppo di narratori chiamato I Demiurghi ha fatto un viaggio in un IV secolo alternativo creando un'ucronia (oggi si dice così, ma per noi antiquati significa fantastoria) con ampio spazio al fantasy. Insomma, cappa e spada (anzi peplum et gladium!) e magia. Le storie, raccolte sotto il nome collettivo di Cronache della Legio M Ultima, sono articolate in un vasto corpus ancora inedito, e in un gruppetto di altri racconti di contorno, dei quali uno, intitolato Requiem, è diffuso gratuitamente, e altri due, Domine et Serva e Un morto che cammina, che ho avuto il piacere di leggere in questi giorni, sono pubblicati in forma di ebook. Le Cronache della Legio M Ultima, qualunque sia il titolo definitivo e la forma editoriale che assumeranno, si preannunciano interessanti, almeno per gli amanti del fantasy e del mondo antico.

Quali sono dunque, le mie impressioni di lettura su Requiem, Domine et serva, Un morto che cammina? I demiurghi sanno che il punto di forza dei loro racconti è il contesto ucronico (ahò, mi sto abituando anch'io a usare questa parolaccia?) in cui si propone, tra l'altro, l'esistenza di una misteriosa struttura segreta dell'antica Roma, la Specula (in pratica una specie di SISMI, o archivio degli X-files, o SHADO) e del suo braccio armato, la Legio M Ultima (in pratica una specie di Avengers ante litteram). Se lo scopo dei tre racconti è di incuriosire il lettore, i demiurghi, con questa invenzione intrigante, ci sono riusciti alla grande. 

La scelta linguistica è interessante, infatti abbondano i termini latini, ma niente paura: un glossario è pronto a fugare i vostri dubbi. Non aspettatevi uno stile innovativo. I demiurghi raccontano molto, promettono moltissimo ma per ora mostrano poco. In realtà il grosso del loro lavoro è ancora inedito, e questi racconti e altri "leaks" che a volte filtrano sul loro blog sono solo frammenti di un puzzle, che, se presi singolarmente, non brillano di luce propria. I personaggi interessanti e gli spunti accattivanti non mancano, ma la brevità dei racconti si risolve nel fatto che le vicende spesso appaiono mutile o tronche. 

Il migliore dei tre racconti è senza dubbio Domine et serva: un racconto incentrato sul personaggio di Aife, accattivante eroina, che ha qualcosa di disneiano, in quanto è un po' Biancaneve, un po' Cenerentola, un po' Merida... ma anche un po' Harry Potter! La incontriamo giovinetta, giusto per il tempo necessario a incuriosirci di quel che sta avvenendo intorno a lei, per poi saltare in avanti di qualche anno e passare al segmento centrale, che è occupato da una storia d'amore, inusuale e drammatica, ma descritta con vivace e realistica sensualità. Ecco, i salti avanti nel tempo non mancano negli scritti dei demiurghi, e spesso lasciano il lettore a bocca asciutta proprio sul più bello. Si rimane con molti nodi ancora da sciogliere e moltissima curiosità. 

Concludendo, non resta che fare un'invocazione ad Apollo affinché i racconti dei demiurghi vedano al più presto la luce!

4 commenti:

  1. Demiurghi è dipersè difficile da leggere e da capire per cui sarà difficile che i loro racconti vengano alla luce ...io credo...

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    1. Chissà, forse sì o forse no... Credo fortemente nel passaparola, ma noi siamo solo all'inizio e la strada è ancora lunga e tutta in salita. Questo, però, non ci fermerà mai!
      Un caro saluto!

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  2. Questa è roba per gggiovani, capo, mica per noi che risaliamo al '900

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  3. Signori, sono felice di annunciarvi che i "racconti" hanno preso una forma piuttosto corposa... una vera e propria partita a Latrunculi e ahimé s', caro prof, anche qui ci sono notevoli salti in avanti ma, spero, almeno in questo caso le cose potrebbero essere più interessanti e invece che lasciare a bocca asciutta, lasciare con un senso di appagamento tutto diverso, chiedendosi: quando arriverà il prossimo? :D

    Comunque grazie, anche se con così tanto ritardo, del tuo parere spassionato: eravamo e siamo più che consapevoli che la strada è tutta in salita, specialmente se continueremo ad autoprodurci. Però noi perseveriamo... ed è anche grazie a te e a chi come te ci legge e ci commenta che i nostri racconti usciranno alla luce.

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