Sapevo di aver l'influenza già da giovedì sera, ma venerdì mattina mi son detto: coraggio, il fine settimana è quasi arrivato! Per cui ho stretto i denti, ho preso un paio di tachipirine e sono andato a lavorare. E poi ho dovuto trascorrere a letto con la febbre tutto il weekend, da venerdì a domenica. L'audio della TV, dalla sala da pranzo, lontanissima eppure vicinissima, per tre giorni ha diretto in parte un marasma di sogni confusi, che mi hanno trasportato avanti e indietro nel tempo, in un Festival di Sanremo febbricitante e allucinato.
Nella mia confusione mentale, mi sembrava che si trattasse di una interminabile diretta televisiva, senza soluzione di continuità. C'erano Carlo Conti, Arisa, gli Spandau Ballet (chissà da quale incubo anni 80 sono riemersi), Matteo Renzi (ho creduto di sentirlo esibirsi come comico, con il suo inconfondibile accento toscano), Irene Grandi, e lo Stato Islamico (che forse aveva dichiarato guerra al Teatro Ariston). E quando smettevano di cantare, parlavano del festival, per poi ricominciare a cantare subito dopo.
Se vi può interessare, nel mio infernale delirio melodico, alla fine mi sembrava che il Festival l'avesse vinto Claudio Villa.
Se vi può interessare, nel mio infernale delirio melodico, alla fine mi sembrava che il Festival l'avesse vinto Claudio Villa.
E'forse l'inizio di un racconto?oppure solo delirio febbrile?...no comment...
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