Quello che vi propongo oggi è... in sostanza un racconto dell'orrore! Dove l'orrore sta nell'ipocrisia, e nell'illusione che la mafia, la corruzione e il malaffare si possano combattere a forza di condanne a parole e di altre manifestazioni formali, anziché facendo ognuno il proprio dovere con onestà e semplicità. Non so se vi piacerà... Fatemi sapere!
DICIAMO NO
ALLA MAFIA
di Gianluca Gemelli
Naturalmente c’ero anch’io domenica
mattina, alla manifestazione. Il mio ufficio ha realizzato uno striscione, si è
anche visto in TV, lo hanno inquadrato: DICIAMO NO ALLA MAFIA. Bianco con la
scritta blu. Si è visto bene, anche se solo per un momento, nei telegiornali. In
realtà ci siamo io e altri quattro colleghi, dietro lo striscione, ma a noi non
ci si vede. Pazienza: l’importante è esserci, testimoniare... L’impegno, insomma.
È importante, perché è la Mafia il nostro grande nemico, perché è per colpa
loro che questo schifo di paese è ridotto così, no? E insomma, io e tutti
quanti stavamo lì alla manifestazione, eravamo in ventimila, credo, e tutti lì
per dire no alla Mafia, non è una cosa bella? Però, quando ritorno alla
macchina, che ti trovo? Una multa per sosta vietata. Ma fra tutti i ventimila
della marcia, ma dico io, proprio a me?
Meno male che ci ho mio cognato che lavora
al Comune. Sì, ovviamente me la faccio togliere da lui, la multa. Dico, un aiuto
me lo deve: anch’io gli ho dato una mano, quando l’hanno assunto. Il capo del
personale, all’epoca, era un mio cliente, e gli ho trovato io casa, e gli ho
fatto anche risparmiare un sacco di soldi. Per cui quando gli ho detto: c’è mio
cognato che... quello lo ha subito preso. Ci ha i titoli e tutto, mio cognato, mica
no: è uno in gamba veramente, ma se non era per me... E insomma lui me lo dice
sempre che se mi serve di levare una multa, lui lì che ci sta a fare? Sono io
che sono l’unico fesso che paga le multe, e non ne approfitto quasi mai... Ma figurati
se lascio perdere proprio stavolta che è davvero ingiusta, come multa.
A proposito, senti, ma tu ce l’hai ancora quella vecchia macchina col didietro ammaccato? Ah, l’hai cambiata? Beh, auguri. No, te lo chiedevo perché la settimana scorsa, al parcheggio del supermercato, uno stronzo, o una stronza, perché si sa che le donne al volante... Insomma qualcuno in manovra mi ha mezzo sfasciato il paraurti anteriore, e se n’è andato senza manco lasciare un bigliettino. E allora, se tu ancora ci avevi quella macchina lì, potevamo dichiarare che avevamo fatto un incidente, e... Sì, me la pigliavo io la colpa, e poi facevamo a metà. Perché è sempre un peccato che uno si tiene la macchina sfasciata e nessuno paga. Le assicurazioni, allora, che ci stanno a fare? Va beh, pazienza. Sarà per la prossima volta.
DICIAMO NO ALLA MAFIA. E sai una cosa? Era
pure il titolo di un tema che hanno dato a mia figlia, quando andava alle medie,
che lei non solo ci ha preso un bel voto, ma ci ha vinto anche un premio. Lei e
altri due ragazzini sono stati selezionati, e hanno preso una targa, gliel’ha
data il preside. C’è pure la foto su un giornale locale. Sì che sono stato contento,
lei è molto brava in Italiano. Ma io ci contavo che sarebbe arrivata nei primi tre,
perché lei è brava, te l’ho detto, ma anche perché sennò col cavolo che gli
levavo le castagne dal fuoco, al preside. Lui lo sapeva che gli potevo dare una
mano, o meglio, che mia moglie poteva farlo. Lei lavora all’Ufficio Tecnico del
Provveditorato, lo sapevi, no? L’anno scorso, i lavori per ricavare due aule
nuove da un laboratorio, a essere rigorosi la scuola mica li poteva fare, e se
non ci metteva una pezza lei, stavano freschi. Ma no, non è che sto pappa e
ciccia col preside, ma che dici... Figurati! È che quando uno si comporta
sempre in modo corretto, cioè sta sempre attento a se può fare qualcosa per
qualcuno... Insomma, quando uno si fa sempre in quattro per gli altri, alla
fine i risultati si vedono. È questa la verità.
Sì, io detesto la mafia, la corruzione, la disonestà, la slealtà... Sono fatto così. Hai presente Lella, la mia colf? Te la ricordi,
no? Sì, stava con me da dieci anni... Ma l’ho dovuta licenziare. Sì. Figurati:
un giorno aveva detto che non poteva venire perché doveva fare una visita... E
invece quel giorno se n’é andata a lavorare da un’altra famiglia. Pare facesse
sempre così. Se non è slealtà questa... Ah,
si? Allora, sai che ti dico? Vai da loro, io ti licenzio. Da noi non ci mettere
più piede. Come sarebbe, come ho fatto a licenziarla? Così: vattene a casa. La
liquidazione? Macché liquidazione! Macché contributi! Certo che la pagavo in
nero. Mi fai ridere. Chi è che ci ha la colf in regola? Nessuno.
Hai sentito che dicono che vogliono
liberare quel boss, come si chiama, perché sta male? Dice che anche lui ha
diritto a una morte dignitosa. Ma scherziamo? Chiuderli in cella e buttar via
la chiave, altro che TV in cella e gente che cucina per loro. Anzi, la pena di
morte, ci vorrebbe, altro che. Quella sì che sarebbe una morte dignitosa per
loro, ah, ah, ah! E lo stato, cioè noi, deve pagare per farli stare in carcere
come se stessero in albergo? Ma dai! Carcere duro, ci vuole! A noi gente onesta,
cosa ci spetta? Niente. Solo ai mafiosi e agli zingari, pensano. E pure agli
extracomunitari. Loro ci hanno tutto gratis, e noi che paghiamo, niente. A noi
manco la spazzatura, ci ritirano. A volte sta lì che si accumula nei bidoni per
giorni, prima che passano quelli della nettezza urbana, e fa una puzza... È un
servizio che fa schifo, e sai perché? Proprio perché pure al comune sono tutti
corrotti, che ti credi? Ma io quest’anno la TARSU non gliel’ho ancora pagata, e
mi sa che manco gliela pago. Come l’anno scorso.
Purtroppo mi è piaciuto questo racconto. Perchè dico purtroppo? Perchè non è un racconto di fantasia ma dannatamente realistico.
RispondiEliminaBah adesso preparo uno striscione, esco dall'ufficio (rigorosamente senza bollare) e vado anche io in piazza a manifestare contro la mafia; mi sa che se incontro quelli che chiedono firme contro la droga, firmo pure a loro, mi sento cittadina impegnata oggi.
E' fatto molto bene e risponde al modo di fare di molti concittadini ...OK...
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