Un nuovo racconto per voi. Breve e surreale. Buon divertimento!
VALERIO
di Gianluca Gemelli
Squilla il telefono. Lei alza la cornetta e risponde:
‒ Agenzia Multiservizi, desidera?
‒ Ah, sì, pronto, buongiorno. Chiamo per il servizio di lavoro interinale.
‒ Sì, dica pure.
‒ Allora… Avrei bisogno di un Valerio per la mia azienda.
‒ Humm… Lei è… ?
‒ Sono l’ingegner Panunzio, della InterFinLab di Velletri. Mi avete già fornito un Valerio un paio d’anni fa, e ora mi…
‒ Senta, mi dispiace, ma tutti i nostri Valeri al momento sono occupati.
‒ Ah. Ma è sicura?
‒ Sì, per sicurezza sto di nuovo scorrendo l’elenco, ma già lo sapevo: è così. È un periodo che… C’è molta richiesta, attualmente.
‒ Ma non c’è proprio nessun modo…?
‒ Può prenotarne uno.
‒ Ah. E… Quando…?
‒ Dunque, vediamo… A settembre se ne dovrebbe liberare uno… E poi la prima settimana di ottobre se ne liberano altri due. Se può aspettare…
‒ Ah, beh… Io li prenderei volentieri tutti e tre, sa com’è…
‒ Ah, addirittura?
‒ Sì, io, ormai… Se dipendesse da me assumerei solo Valeri.
‒ Eh, sì, lo so, le ripeto: sono molto richiesti.
‒ Ma intanto come faccio, fino a settembre? A me ne servirebbe almeno uno subito…
‒ Guardi, può anche provare presso un’altra agenzia, ma le garantisco che più o meno stanno tutti nelle nostre stesse condizioni. Non è che i Valeri crescano sugli alberi.
‒ E costano pure un sacco di soldi, immagino.
‒ Neanche tanto. Noi almeno chiediamo la stessa commissione e offriamo gli stessi contratti dell’anno scorso: non abbiamo alzato di un euro.
‒ Sì?
‒ Sì. Inoltre se lei ne prenota due o tre, sono sicura che la dottoressa Neri le farà ulteriormente un buon prezzo. E se nel frattempo se ne liberasse un altro, o se ne associasse uno nuovo, noi glielo proporremo subito. La gente se li tiene stretti, i Valeri, ma noi comunque ne abbiamo tanti, per cui non si sa mai.
‒ Eh, beh… Le ripeto: io ne prenderei volentieri tre. Il problema è che assolutamente me ne serve subito almeno uno.
‒ Subito non è possibile. Perché non prende un Alessandro, intanto?
‒ No, no. Basta Alessandri. Non vanno bene: i clienti non li considerano affidabili. Ci pensa? Responsabile di zona: Alessandro tal dei tali... Non suona bene.
‒ Certo: Valerio suona molto meglio, la capisco benissimo... Ma che ne dice di un Alberto? Alla fine... Responsabile di zona: Alberto. Non suona tanto male, no?
‒ Dicevo così, tanto per dire: non è un responsabile di zona, che cerco.
‒ Comunque gli Alberti non sono niente male. Ne abbiamo uno davvero ottimo, che…
‒ No, no. Tra l’altro un Valerio è molto più duttile: lo piazzi dovunque, e i clienti sono soddisfatti. E poi non posso permettermi di assumere un Alberto oggi, e poi anche tre Valeri dopo l’estate. Se prendessi un Alberto oggi potrei prenotarne solo due di Valeri, non tre.
‒ Che ne dice di una Mirella, allora?
‒ Mirella? No, no. Non suona per niente.
‒ Eleonora?
‒ No, meglio di no.
‒ Anch’io mi chiamo Eleonora, e sono in gamba, a quanto dicono.
‒ Oh, nella sua mansione è ok, ne sono sicuro: stia tranquillo, signore, se ne occuperà Eleonora... Mi lasci il suo numero, la richiamerà Eleonora... Suona benissimo, solo che purtroppo non va bene per il ruolo che dobbiamo ricoprire noi in azienda.
‒ Giulia? Paola? Luigi? Ho due Luigi e anche un Luigino, disponibili quasi da subito.
‒ No, non ci siamo proprio. Non mi suonano per niente, soprattutto Luigi... Penso che sia meglio provare con un’altra agenzia, e vedere cosa mi propongono.
‒ Faccia pure, ma come le ho detto, non credo che… Senta, ho un’idea.
‒ Dica.
‒ Perché non prende un Michele? Gliene mando uno oggi stesso, è davvero in buone condizioni.
‒ Un Michele? Ma…
‒ Fino a che il primo Valerio non si rende disponibile: poi lei si prende i tre Valeri, e il Michele ce lo restituisce. Il prezzo è imbattibile, e non le chiedo commissioni aggiuntive, per il Michele. Diciamo che sostituisce il Valerio che le serve subito, e costa davvero un niente, al confronto. In fondo si tratta solo di due mesi e mezzo, prima che si liberi il primo dei tre Valeri che le dicevo. Che ne dice? Mi sembra un’ottima proposta, non trova anche lei?
‒ Ma… Sì, forse… Non so. E dice che il Michele è disponibile da subito?
‒ Può prendere servizio oggi stesso, anzi, guardi, è proprio qui in ufficio con me, se vuole glielo passo.
‒ No. Non serve, purché lei mi garantisca che questo Michele io possa restituirvelo appena mi date un Valerio, senza che si arrabbi, o chiami i sindacati o chissà cosa…
‒ No, no. Stia tranquillo: sostituire i Valeri temporaneamente è il suo mestiere. Lo ha già fatto molte volte. Dico bene, Michele?
Il giovane con la valigetta sulle ginocchia, seduto su una sediolina di plastica con la seduta ribaltabile, a pochi metri dalla scrivania della segretaria, annuisce tristemente.
‒ E non mi farà storie, quando lo mando via?
‒ Ma no, stia tranquillo. È il suo mestiere, gliel’ho appena detto. Lui i sindacati non sa neanche dove stanno di casa… Vero, Michele?
Michele stavolta non fa neanche lo sforzo di annuire. Se ne rimane fermo fermo, perso nei suoi pensieri. Non che stia pensando a chissà che. Se un giorno faccio un figlio lo chiamo Valerio: questo pensa.
Fa ridere ma anche riflettere...
RispondiEliminaAh, buon pi greco day prof!
Grazie! Scrivimi (l'indirizzo email è al link col punto interrogativo) che voglio sapere come stai e come vanno le cose
EliminaSimpatico questo racconto. Mi ha spiazzato il finale perchè aspettato un risvolto horror. Comunque mi è piaciuto.
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