Le ragazze non hanno paura, di Alessandro Ferrari, è un romanzo coinvolgente, vissuto, più che letto, dal punto di vista del narratore. Eccoci: siamo Mario, un ragazzino sfigato come pochi, passiamo l'estate in un paesino in montagna e c'innamoriamo perdutamente della fantastica Tata, che ragazza più maschiaccio e più incazzata col mondo di lei non esiste.
I personaggi di contorno ci sono e si danno da fare, tanto da combattere una Guerra dei Bottoni al femminile, e noi lì in mezzo cerchiamo di far la nostra parte, ma abbiamo tredici anni e le farfalle nello stomaco, e non vediamo che lei, non respiriamo che lei, non abbiamo cuore che per Tata.
Una tragedia attende al varco le Ragazze della Via Pal e il loro Mario adottivo, e cercheranno di uscirne come possono, con l'aiuto della disperazione e della fantasia, e di una serie di lettere spedite dall'inferno. Risse tra ragazze, bullismo, violenza sessuale... C'è di tutto, forse anche troppo, e un qualche eccesso di descrizioni allunga eccessivamente le scene più concitate, ma gente... Che sberla 'sto romanzo!
Un'eccellente prova di scrittura e costruzione drammatica, specie per chi, come me, ha un debole per le storie di adolescenti. Una lettura forse adatta ai ragazzi di oggi, sicuramente a quelli di ieri.
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