Dove si discute di una soluzione innovativa ed economica per l'annoso problema dello stoccaggio della spazzatura non riciclabile prodotta dalla città di Roma. Tutti sanno infatti che con la chiusura della discarica di Malagrotta, e con i vari gassificatori e l'ineceneritore di Colleferro ancora in costruzione o sequestrati dai magistrati per il sospetto di varie irregolarità, la situazione dello smaltimento dei rifiuti nella capitale è perennemente vicina all'emergenza. Si è arrivati alla costosa esportazione dei rifiuti romani fino ad Albano e Corfelice. Inoltre si è disposto l'esproprio di alcuni terreni in località Corcolle e Riano per utilizzarli come discarica provvisoria. Tra non molto qualcuno proporrà di spedire i rifiuti nello spazio con un razzo. Il fatto è che negli ultimi anni i costi sono lievitati, le tasse sono aumentate e la pulizia della città lascia a desiderare, complice anche la riorganizzazione porta a porta e i conseguenti problemi logistici e informativi, oltre che la maleducazione diffusa. I contenitori spesso straripano e portoni, vicoli e fossi a bordo strada si riempiono di sacchetti e sporcizia varia. In tutto questo l'indisponibilità dei 4 milioni di metri cubi di quella che era la discarica più grande d'Europa si fa sentire. Eppure la soluzione, semplice ed economica, c'è, ed è sotto gli occhi di tutti.
Come sempre accade, è l'involontaria auto-organizzazione dei cittadini a indicare la strada virtuosa da seguire. Recentemente il porta a porta ha complicato il già difficile quadro della monnezza nella capitale, sostituendo il conferimento nei grandi cassonetti di quartiere con quello nei piccoli contenitori condominiali e abolendo il frequente passaggio dei grossi camion di raccolta con quello, meno frequente, di piccoli camioncini. Ma in tutto qesto cosa fanno i cittadini? Alcuni romani semplicemente se ne fregano della differenziata e fanno quello che gli pare, come sempre. Altri non si sognano certo di aspettare tre giorni (o più con i vari ritardi) per conferire l'organico (quello che puzza di più) o il non riciclabile. Altri, poiché tanto la Tarsu non la pagano, si sentono fuori dal sistema spazzatura, e quindi non pensano di dover partecipare alla raccolta seguendo i dettami dell'azienda municipale: lo facciano quei fessi che pagano. In conclusione non sono pochi i cittadini che sporcano allegramente la città, gettando liberamente sacchi di spazzatura e rottami negli spiazzi ora vuoti (pochi hanno il coraggio di parcheggiarvi su) dove una volta erano sistemati i cassonetti, oppure direttamente a bordo strada (vedi foto, presa da qui).
Ma riflettiamoci su e facciamo qualche calcolo. Quanti km di strade ci sono nel comune di Roma? Nessuno lo sa, ma l'azienda nel suo sito vanta: "AMA effettua quotidianamente 520 operazioni di spazzamento su 4.800 chilometri di strade", e dato che non lo fa certo su tutte le strade della capitale, si potrebbe stimare per difetto che a Roma vi siano circa 10000 km di strade, ovvero 20000 km di bordo strada. Quale sarebbe la ricettività di un sistema di smaltimento rifiuti basato sul libero conferimento a bordo strada? Anche supponendo di occupare una volumetria di due soli metri cubi di spazzatura ogni metro di bordo strada disponibile, si ottiene l'incredibile cifra di 40 milioni di metri cubi! In poche parole la città di Roma ha la possibilità di essere essa stessa la discarica più grande del mondo, non solo d'Europa! E ora riflettiamo sui vantaggi che avrebbe un tale sistema:
1) In molti quartieri è già così: i cittadini già lo fanno senza bisogno di costosi interventi informativi.
2) Si potrebbe dismettere completamente l'AMA, e le cifre relative alle sue enormi spese (tra stipendi, manutenzione, benzina, ecc...) comparirebbero improvvisamente in attivo tra le voci economiche del bilancio comunale.
3) Il libero conferimento a bordo strada è semplice, anche gli anziani e i disabili possono farlo senza problemi, senza paura di commettere errori di differenziazione o di giorno di conferimento.
4) L'enorme ricettività della città permetterebbe di ricevere spazzatura anche dai comuni limitrofi, invertendo il costoso trend dell'esportazione dell'immondizia, e trasformandolo in una risorsa economica per la città.
5) La conseguente invasione dei topi permetterebbe di rendere nuovamente attuali le pestilenze, con notevole guadagno culturale da parte dei nostri giovani, che hanno sostanzialmente dimenticato un classico della letteratura come I Promessi sposi.
6) Lo spazio sottratto ai parcheggi selvaggi costringerebbe gli automobilisti a reperire ed utilizzare le aree parcheggio, anche se più distanti rispetto al "sotto casa", liberando spazio per il transito, velocizzando il traffico e riducendo gli ingorghi (senza contare che, a causa della puzza, anche gli automobilisti pigri si sveltirebbero).
7) La necessità di parcheggiare più lontano, oltre a quella di conferire la spazzatura più in là, una volta riempito il ciglio della strada sotto casa, costringerebbe i cittadini a muoversi di più a piedi, con conseguente miglioramento della salute.
In conclusione, ad un'attenta analisi, risulta che il libero conferimento dei rifiuti di qualsiasi tipo a bordo strada risulterebbe la scelta più vantaggiosa per la nostra città. Altro che maleducazione, questo è progresso! Se non li puoi battere, unisciti a loro!
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