Roma. Una giovane coppia si è appena formata, tra metropolitana, passeggiate nel centro storico e serate in tranquilli locali notturni. Ma su tutto incombe un misterioso gioco clandestino, basato sulla realtà aumentata geolocalizzata con GPS, e che si fa con lo smartphone. Download a quanto pare è totalizzante e distruttivo per chi vi rimane invischiato, e l'unico modo per liberarsene è a spese di qualcun altro. Riuscirà Sara a venirne fuori? Riuscirà Alex ad avere Sara, senza finire anche lui nel vortice? Ma chi controlla il gioco? E quali altri segreti nascondono personaggi misteriosamente spariti da anni, eppure sempre presenti? Questo e poco altro nell'intrigante, inquietante, breve eppure interminabile, e, soprattutto, completamente incomprensibile romanzo di Roberto Teofani.
Trovo questo romanzo in edicola, probabilmente distribuito autonomamente dall'autore. Nonostante l'editore sia piccolo e piuttosto sconosciuto, la cura grafica è eccellente, la copertina è accattivante, la quarta di copertina mi cattura e le piccole dimensioni fanno prevedere una lettura breve. E allora andiamo a conoscere questo nuovo autore emergente della mia città!
L'idea del videogioco clandestino attira-assorbi-e-rovina-vite è decisamente interessante. Come poi emerge dai particolari che via via filtrano nel corso del libro, si tratta di una specie di caccia ai pokemon, se non che al posto dei mostriciattoli a cartone animato ci sono persone vere: gli altri giocatori, che passano senza preavviso dal ruolo di cacciatori a quello di prede e viceversa, e la posta in gioco è molto alta. L'idea non è del tutto nuova. Mentre leggo, infatti, di volta in volta mi vengono in mente, oltre che Pokemon Go, i browser games in tempo reale, che tendono ad assorbire totalmente i giocatori e, per quanto riguarda l'aspetto spionistico, il film The Game (del quale, opportunamente camuffata, vi è anche una citazione nel romanzo).
E... sì, mi viene in mente anche un vecchio fumetto di Alan Ford dal titolo Vendetta a scacchi, in cui due scacchisti folli si affrontano di fronte a una mega-scacchiera computerizzata sovrapposta alla mappa di New York, manovrando, nel ruolo dei pezzi degli scacchi, persone vere che si muovono per le strade della città.
Di tutto questo, alla fine della lettura, resterà una sensazione vaga, misteriosa, inquietante e tutto sommato piacevole. Ma purtroppo per arrivarci è necessario leggere poco più di cento pagine che a volte sembrano mille. Prosa involuta, tempi verbali saltellanti, punto di vista imprevedibile, scene sovrabbondanti, citazioni musicali inutili, soliloqui interiori incomprensibili... I capitoli sono brevi, ma non ti aspettare che il successivo completi il precedente. In pratica non si capisce un'acca, e tutto congiura per rendere la lettura di Download un'esperienza da archiviare in fretta.
Però d'ora in poi certamente sarò più diffidente nei confronti dei videogiochi online!
Se dopo 100 pagine non si capisce un'acca vuol dire che bisogna stare alla larga dagli scritti molto lunghi ...OK...
RispondiEliminaMa ci sono scritti lunghi che sembrano brevi, e viceversa.
RispondiEliminaquesti sono eccessioni,e perciò confermano la regola...OK...
RispondiEliminanel commento alle ss va messo zz...OK...
RispondiEliminaPer ricongiungermi al tuo vecchio post dal titolo "se la cantano e se la suonano", aulla pagina ibs di questo romanzo ci sono 3 commenti entusiasti, ma due vengono dalla stessa persona (benchè con 2 nickname diversi) e il terzo da uno che ha commentato solo quel libro. Non cambiano mai.
RispondiEliminaOrmai ho smesso di dar la caccia a queste cose. E' la normalità, punto e basta.
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