Con la partecipazione della più celebre coppia di Hollywood in veste di mascotte.
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sabato 1 dicembre 2018

The Outsider: il Re si ripete ancora

Quando un delitto così orribile che più orribile non si può sconvolge la cittadina di Flint City, il detective Ralph Anderson non va certo coi piedi di piombo. Non importa se il presunto assassino è un membro stimato e insospettabile della comunità: impronte, DNA, filmati delle telecamere di sorveglianza e testimoni diretti parlano chiaro, per cui lo fa arrestare in modo plateale. Eppure Coach T, come lo chiamano tutti, ha un alibi di ferro! Com'è possibile? Può un uomo essere contemporaneamente in due posti? Quale assurda macchinazione mira a travolgere la città, trasformando tutti in vendicatori, e a distruggere le famiglie della vittima, del presunto carnefice e degli stessi tutori dell'ordine? O si tratta invece dell'opera di una forza oscura e malvagia? Conoscete Stephen King, no? E allora... provate a indovinare!

lunedì 19 novembre 2018

Siamo tutti fascisti... o "fascisti"?

Istruzioni per diventare fascisti è un breve scritto di Michela Murgia, che si presenta in forma di parodia di saggi sociologici, pamphlet politici e perfino manuali tecnici. Nel testo si classificano, descrivono e analizzano le presunte caratteristiche vincenti del "fascismo", proponendo al lettore un percorso di miglioramento nell'adesione ai relativi punti di vista e metodi, e fornendo anche un cosiddetto "fascistometro" per misurare la situazione di partenza e i "progressi" fatti, in vista dell'evoluzione fino allo stato di perfetto e moderno "fascista". In poche parole l'autrice assume il punto di vista del nemico per smontarlo con l'ironia, mettendosi, in questo, sulla scia nientedimeno che di Socrate, Swift, Voltaire... Dimostrerà, la Murgia, di aver la stoffa per riuscire in questo nobile intento? Beh... No.

venerdì 19 ottobre 2018

Angoscia al supermercato: Bad man

Un attimo di disattenzione e... puff! Il suo fratellino di appena tre anni, che lo aveva accompagnato a far la spesa al supermercato, è sparito nel nulla. Cinque anni dopo, il giovane Ben è alla ricerca del primo lavoro, e lo trova, guarda caso, in quello stesso supermercato in cui è successa la disgrazia che ha segnato per sempre lui e la sua famiglia. Ben accetta il lavoro. Lo fa per disperazione... O forse per indagare? Questo lo spunto accattivante di Bad Man di Dathan Auerbach, un thriller americano dalle aspirazioni Stephenkinghiane e dalla trama originale, come pure l'ambientazione, e con un protagonista interessante. Purtroppo, però, almeno nella versione italiana, il romanzo è penalizzato da uno stile pesante, contorto, spezzato e imprevedibile, che costringe e leggere e rileggere più volte le stesse pagine, e anche ogni tanto e a tornare indietro di qualche capitolo, per cercar di capire che cavolo sta succedendo. Non so se si tratta anche di un difetto del testo originale, è probabile che lo sia, ma di certo traduttore ed editor italiani non sono esenti da colpe, per non aver realizzato un adattamento più leggibile. Un'occasione perduta.

mercoledì 19 settembre 2018

Vivere in una eterna commedia all'italiana: Gassman nell'armadio

Che direste se nella vostra vita facesse improvvisamente irruzione Vittorio Gassman? Anzi no, non Gassman, ma i personaggi da lui interpretati nei suoi film: Bruno Cortona de Il Sorpasso, Peppe Marchetti de I Soliti ignoti, Brancaleone da Norcia, ecc... E' quel che succede ad Achille, giovane studente fuorisede, e con il loro aiuto la sua vita diventa una rocambolesca commedia all'italiana! Questo lo spunto, originale quanto surreale, di Gassman nell'armadio, di Andrea Rezzonico, una delle scoperte più simpatiche - e si fanno sempre più rare - tra quelle che ho fatto piluccando fra i nuovi autori e i piccoli editori. Un romanzo leggero e divertente, e un vero omaggio al cinema degli anni che furono. Ottima, efficace e senza fronzoli la scrittura di Rezzonico; unico neo del romanzo la credibilità del personaggio principale: non si capisce perché l'autore gli ha dato vent'anni, dato che parla, ragiona e fa associazioni mentali da quarantenne. Ma chissene frega: il divertimento è assicurato con Gassman nell'armadio. Non mancherà neanche un rassicurante lieto fine, come in ogni vecchia commedia all'italiana che si rispetti. In bocca al lupo a Rezzonico per i suoi progetti futuri e buona visione... pardòn, buona lettura e buon divertimento a tutti.  

giovedì 13 settembre 2018

Una casa a Parigi

Mark e Stephanie vivono in una Città del Capo terrificante, in cui si sentono assediati da ladri e rapinatori, stressati dal sistema d'allarme difettoso che non li lascia dormire la notte, da ricordi spiacevoli, rimorsi e rimpianti, e da problemi economici. La coppia avrebbe davvero bisogno di una vacanza, ma come fare con così pochi rand in tasca? La soluzione la offrono i Petit, una coppia parigina con cui sono entrati in contatto tramite un sito di scambi di case: Mark e Steph potranno trascorrere una settimana a Parigi perfettamente gratis, basterà contemporaneamente ospitare a casa loro quei simpatici francesi, così desiderosi di visitare il Sudafrica. Sembra un sogno! Mark e Steph partono con le migliori aspettative. Però a Parigi troveranno una situazione un po' diversa da quella descritta sul sito: l'edificio è fatiscente e disabitato, a parte la vecchia pazza che fa la pittrice, e che vive in un bugigattolo all'ultimo piano; inoltre è evidente che nessuno vive in quell'appartamento da decenni. I Petit? Nessuno li ha mai sentiti nominare. Anche a Città del Capo non si sono presentati. E come avrebbero potuto? I Petit non esistono! Chi ha chiamato Mark e Stephanie in quel posto così lugubre, così lontano da casa, e perché? Questo è lo spunto fulminante di Una casa a Parigi, di S.L. Grey, un bellissimo thriller gotico, intrigante, inquietante, originale e anche ben scritto e ben tradotto. La struttura con due voci narranti mi ha insospettito, all'inizio, ma contrariamente ai miei timori S.L. Grey l'ha gestita in modo accattivante. Una casa a Parigi, insomma, è un vero spasso, almeno in termini di incubi. Davvero, che si può volere di più? Ve lo consiglio senza esitazione! Garantito al limone.

venerdì 7 settembre 2018

Camilleri sono

Di solito mi tengo alla larga dalle riviste per intellettuali: quando ho provato a leggere Nuovi Argomenti è stata una mezza catastrofe, immaginate se mi poteva interessare Micromega, il cui ridicolo sottotitolo è Per una sinistra illuminista! Invece la scelta monografica del volume di Micromega dedicato ad Andrea Camilleri,  alla fine mi ha tentato, e devo dire che l'ho trovato un volume davvero gradevole. Camilleri, come si sa, non muore mai, e quindi ogni tanto editori e comitati sono costretti a rinnovare i loro coccodrilli, e a pubblicare comunque il materiale celebrativo che stanno raccogliendo da anni. Nascono così, forse, i volumi come Camilleri sono, senza alcun reale valore giubilare, credo, a meno che non si volessero celebrare i 93 anni dell'autore, bella cifra ma non cifra tonda, oppure i 20 anni (più o meno) del Montalbano televisivo. In questo caso non partecipano soltanto i soliti filologi delle varie famiglie del vigatese e di altri linguaggi camilleriani; ci sono anche i realizzatori di serie e sceneggiati tratti dalle sue opere. Inoltre si dà voce per la prima volta, credo, ai traduttori di Camilleri, il cui punto di vista è davvero interessante. Camilleri - per favore, davvero, non morire mai! - poi, lui stesso dà una mano, partecipando con un suo breve scritto autobiografico, in cui dice la sua sulla nascita e sull'evoluzione dei suoi linguaggi. Una lettura stuzzicante!

sabato 18 agosto 2018

Origin: Il documentario perduto

Oggi parliamo di Origin, l'ultimo fanta-thriller di Dan Brown, il quinto romanzo con protagonista Robert Langdon, il professore universitario superfigo, che indossa sempre l'orologio di Topolino e che dà una pista a James Bond. Ho aspettato un bel po' per leggerlo, cioè il tempo necessario perché uscisse in formato economico. Non c'è moltissimo da dire sulla trama, perché, ormai si sa, DB scrive e riscrive, e fa quattrini, sempre con lo stesso orribile romanzo, pur con cornici diverse e spunti iniziali diversi. Stavolta questi elementi specifici sono anche meno interessanti del solito e non è da escludere che qualche lettore trovi questo romanzo un po' noioso, dato che Superbob stavolta non dà la caccia a una reliquia perduta, un ordigno perduto, un manoscritto perduto, ma... a un documentario perduto! Sì, un barbosissimo documentario pseudoscientifico che, misteriosamente, tutti anelano di vedere. Con tutto ciò, Origin è forse il miglior romanzo di Dan Brown che io abbia letto... Paradossale, no? Ora vi spiego perchè!

venerdì 3 agosto 2018

Ma quanti danni ha fatto Dan Brown? - L'Ultima equazione

Tutti sanno che Albert Einstein trascorse lunghi anni alla ricerca di una teoria unitaria che, così come la sua relatività generale aveva fatto per la gravità, desse una veste geometrica anche  all'elettromagnetismo, in modo che i due fenomeni potessero esser considerati due facce della stessa medaglia. Una ricerca risultata vana... O forse no? Forse invece il vecchio Albert trovò una geniale soluzione, ma, pacifista convinto, decise di tenerla nascosta al mondo per timore che potesse esser sfruttata per scopi militari! Questo geniale spunto è alla base di un thriller americano di un certo successo, scritto una decina di anni fa da Mark Alpert. In L'Ultima equazione scienza reale e scienza possibile sono assai abilmente amalgamate, e ve lo dico io che in una vita precedente sono stato uno studioso di teorie relativistiche; in questo senso Mark Alpert fa un lavoro imprevedibilmente strepitoso, tanto che alla fine la parte pseudoscientifica sta certamente più in piedi di quella mistery e spionistica, con l'Einstein postumo che risulta molto più credibile dei protagonisti di una trama assurda e sgangherata. Ehi, un momento... Ma perché questo brutto romanzo più lo leggo e più mi sembra di averlo già letto?

venerdì 27 luglio 2018

Il master dei master: intervista a Luigi Finocchi, creatore di Hatra

Conoscete i giochi di ruolo? Sono quei giochi che richiedono solo un paio di strani dadi e un po' di fantasia, e ci permettono di vivere fantastiche avventure restando tranquillamente in casa con gli amici. L'ideale quando fuori piove, o fa troppo freddo, troppo caldo... o si spende troppo! Oggi ho incontrato per voi Luigi Finocchi in persona, il creatore del mondo di Hatra: l'ultimo nato nonché il più perfezionato tra i giochi di ruolo. Vi dico subito che penetrare il suo antro, tra casse di carte collezionabili, computer mezzi montati e mezzi no, pile di libri, dvd e, incredibile a dirsi, videocassette, tutto alla rinfusa, mi ha richiesto un paio di tiri-salvezza. Ma in qualche modo ce l'ho fatta. Vai con l'intervista!


mercoledì 25 luglio 2018

Che direbbe Hitch? La donna alla finestra

Una donna che passa la sua vita alla finestra, un brutto giorno è testimone di un omicidio. Ma ha visto davvero quel che crede di aver visto? O si tratta di un'illusione, come quelle con cui già convive da tempo a causa di un grave disturbo mentale, e, come se non bastasse, dell'alcolismo? Se questo tipo di personaggio vi ricorda qualcosa, ma non ricordate cosa, provate a cliccare QUILa donna alla finestra di A.J. Finn è l'ennesimo caso letterario, nato libro ma già con l'idea di diventare film; un romanzo che fa di tutto per richiamare situazioni e atmosfere da vecchi film noir. Gli editori di La donna alla finestra hanno già ottenuto una riga di commento da Stephen King, ma io invece mi sono chiesto: che direbbe Alfred Hitchcock, di questo romanzo? Perciò ho deciso di rompere momentaneamente le barriere del tempo per interpellare il grande regista britannico. A lui dunque la parola!  

sabato 14 luglio 2018

Anche i norvegesi lo fanno (l'omicidio) - La stella del diavolo

Quante volte sulle fascette dei thriller nordici ho letto frasi del tipo: è arrivato il nuovo Jo Nesbø? Tante, e sarà capitato anche a voi. E dato che io quello vecchio, di Jo Nesbø, non lo conoscevo, alla fine mi è venuta voglia di colmare questa lacuna. Ho potuto farlo grazie alla libreria ben fornita di una mia amica: lì ho preso in prestito, tra l'altro, La stella del diavolo, libro di una quindicina di anni fa, considerato dai fan uno dei lavori migliori del maestro norvegese del thriller. Bene, ora l'ho letto, la lacuna l'ho colmata, e non è che mi sia venuta molta voglia di leggere altro dello stesso autore: almeno per quanto riguarda il suo famoso ciclo sul commissario Harry Hole, ho chiuso con Jo Nesbø. Eppure questo libro una scossa me l'ha data: una scossa ai pregiudizi sulla Norvegia e sui norvegesi. 

sabato 26 maggio 2018

Dinosauri nel far west: I Cercatori di ossa

Ho appena letto l'ultimo romanzo di Michael Crichton, I Cercatori di ossa, pubblicato quest'anno. Si tratta di una pubblicazione postuma, dato che il famoso autore americano è scomparso nel 2008. Il manoscritto è stato ritrovato dalla moglie, e sembra risalga alla metà degli anni settanta. E' un romanzo storico, ambientato nel vecchio West: uno non ci pensa mica, ma l'epopea degli ottocenteschi scopritori dei dinosauri americani è ambientata in quelle zone selvagge, tra pistoleri, indiani ribelli, cercatori d'oro e saloon. In ogni caso, per questo tipo di pubblicazioni, io di solito parto prevenuto, perché penso: se l'autore ha deciso di non pubblicare il romanzo, e ha tenuto nel cassetto il manoscritto per tanti anni, fino alla morte, avrà avuto un motivo. Beh, in questo caso può darsi che il motivo sia stato la mancanza di tempo, né più, né meno, perché, ragazzi, I Cercatori di ossa è davvero fico! 

lunedì 21 maggio 2018

L'Uomo di gesso

Una banda di ragazzini dodicenni, biciclette, luna park, boschi, messaggi segreti lasciati con i gessi colorati, misteri macabri. E, trent'anni dopo, i nodi vengono al pettine e gli stessi personaggi devono fare i conti con il proprio passato.  Oggi sono qui per farvi scoprire C.J. Tudor, la nuova Stephen Queen britannica. Sapete, non potevo proprio evitare di leggere L'Uomo di Gesso, dato che è piuttosto evidente che l'autrice questo suo romanzo d'esordio in realtà... l'ha scritto per me! Non ci credete? Allora montate in sella anche voi, e pedaliamo insieme verso il bosco. Ma sbrighiamoci, perché ormai si sta facendo sera.




venerdì 27 aprile 2018

Giocare a pokemon con le persone: Download

Roma. Una giovane coppia si è appena formata, tra metropolitana, passeggiate nel centro storico e serate in tranquilli locali notturni. Ma su tutto incombe un misterioso gioco clandestino, basato sulla realtà aumentata geolocalizzata con GPS, e che si fa con lo smartphone. Download a quanto pare è totalizzante e distruttivo per chi vi rimane invischiato, e l'unico modo per liberarsene è a spese di qualcun altro. Riuscirà Sara a venirne fuori? Riuscirà Alex ad avere Sara, senza finire anche lui nel vortice? Ma chi controlla il gioco? E quali altri segreti nascondono personaggi misteriosamente spariti da anni, eppure sempre presenti? Questo e poco altro nell'intrigante, inquietante, breve eppure interminabile, e, soprattutto, completamente incomprensibile romanzo di Roberto Teofani.

domenica 15 aprile 2018

Che odore ha la pipì di Hitler? - Le Assaggiatrici

La giovane Rosa Bauer è una berlinese sfollata: ha perso la casa e la madre sotto i bombardamenti, e ha dovuto trasferirsi dai suoceri, in campagna. Ma oggi ha il privilegio di sapere che odore ha la pipì di Hitler: lo stesso che ha la sua, poiché hanno entrambi mangiato gli asparagi! I suoceri di Rosa hanno la sventura di abitare nella Prussia orientale, nei pressi della Tana del Lupo, la base militare da cui Hitler dirige la guerra, e Rosa è entrata, giocoforza, a far parte del gruppo delle assaggiatrici del Führer. Non è a combattere sul fronte russo, come suo marito, ma anche lei, così, serve la patria. Sì, oggi parliamo dell'originale romanzo storico Le Assaggiatrici, di Rosella Postorino, ispirato alla storia vera di Margot Wolk.


martedì 20 febbraio 2018

I racconti del sangue e dell'acqua

Per vie misteriose e oscure, è entrato in casa mia il terrificante volume: I Racconti del sangue e dell'acqua di Daniele Picciuti, tenebroso autore che ho già incontrato in un incubo precedente. Racconti horror, quindi, e molto classici: con un occhio a Lovecraft e uno a Stephen King, ma resi speciali dall'ambientazione italiana. Squartamenti, sangue e mostri a volontà, naturalmente. Filo conduttore: il sangue, e, in misura non meno sanguinolenta, l'acqua. Per qualcuno probabilmente sarà un piacere rivedere alcuni vecchi caratteristi di nuovo finalmente in azione, dopo esser rimasti per decenni, o forse addirittura secoli, infognati nelle graduatorie regionali dei personaggi horror, in attesa di una scrittura. 


mercoledì 31 gennaio 2018

Esercizi di memoria: il miglior Camilleri, da centellinare come la grappa

Nell'introduzione di Esercizi di memoria, Andrea Camilleri, con esagerata (falsa) modestia, ci spiega che i brevi racconti contenuti nel libro non erano in origine destinati alla pubblicazione. Si tratterebbe infatti di una sorta di compiti per le vacanze, dettati (Camilleri ha più di novant'anni e ha ormai perso la vista) più che altro per tenere in esercizio la memoria. L'idea di farne un libro sarebbe nata invece quando si è presentata la possibilità di arruolare alcuni noti illustratori. Camilleri allora, allettato da un progetto diverso dal solito, a sfondo artistico, avrebbe aperto il cassetto in cui custodiva questi brevi ricordi. Non ci credete. Non sono certo le sei quasi insignificanti vignette, a rendere indimenticabile questo libro. E' il grande affabulatore siciliano, invece, che trova un respiro a lui straordinariamente congeniale nella breve misura di una favola della buona notte, e che ci ipnotizza con i suoi ricordi, condendoli con una giusta dose di fantasia e dipingendoli con straordinaria e surreale nitidezza. Un vero capolavoro, punto e basta. Montalbano? E chi è? 

sabato 13 gennaio 2018

Detective che vedono i fantasmi: L'occhio del faro

Con L'Occhio del faro continuiamo a parlare di gialli... Sì, io sono antiquato, e dico ancora così, anche se oggi i gialli si chiamano thriller scandinavi... anche quando sono italiani. Figuriamoci quando, come in questo caso, sono davvero scandinavi! Forse allora si chiamano thriller scandinavi-scandinavi? Boh. Continuiamo a parlare di gialli, dicevo, con deviazioni paranormali! Heine Bakkeid ha scritto questo libro di successo, che in Norvegia si chiama qualcosa come Mi mancherai domani, ma qui da noi, siccome è obbligatorio che i titoli seguano lo schema articolo-sostantivo-proposizione-sostantivo (Il cosìecosì del taldeitali), dato che c'entra un'isola con un vecchio faro lo hanno rinominato appunto L'Occhio del faro. I punti di forza di questo romanzo sono il protagonista, così "maledetto" che di più non si può, e l'atmosfera, metereologicamente tempestosa. I punti deboli... Beh, ci sono anche quelli, e belli grossi.

venerdì 5 gennaio 2018

Detective che vedono i fantasmi: Il Bosco di Mila

Tra gli scrittori di thriller sembra andar di moda il paranormale, specie se collegato al personaggio del detective. Recentemente di romanzi in cui l'investigatore vede i morti o è aiutato dai fantasmi, me n'è capitato in mano più d'uno, e ve ne voglio parlare. E voi ne conoscete altri? Intanto iniziamo oggi con il romanzo Il Bosco di Mila, di Irma Cantoni. Proseguiremo la prossima volta con L'Occhio del faro di Heine Bakkeid.

martedì 26 dicembre 2017

Zio Tungsteno

Che goduria leggere Zio Tungsteno! Oliver Sacks è sempre straordinariamente interessante, frizzante e coinvolgente, e questo è paradossale, dato che tutti i suoi libri sono una via di mezzo tra il saggio scientifico e l'autobiografia. L'autore inglese scomparso recentemente, insomma, parla sempre di cose difficili (di solito medicina e neurologia, come in Risvegli e in L'Uomo che scambiò sua moglie per un cappello) e di sé stesso. Quest'opera, il cui sottotitolo è Ricordi di un'infanzia chimica, non sfugge certo alla regola. Da un lato, come in un classico romanzo inglese di formazione, seguiamo il piccolo Oliver attraverso le esperienze dell'infanzia, incontriamo la sua numerosa e strampalata famiglia, la grande casa piena di favolosi oggetti ottocenteschi, la terribile scuola in cui viene spedito per esigenze di sfollamento durante la guerra, e la sofferenza di un bambino introverso che non si sente accettato, fino all'adolescenza e alla visione chiara del proprio futuro di adulto. Dall'altro lato, attraverso l'insaziabile curiosità del piccolo Oliver e le varie figure guida che incontra, scopriamo con il suo stesso stupore e la sua stessa gioia le imprese dei pionieri della chimica, dell'elettricità, della fisica fondamentale, della fotografia, della spettroscopia e dell'astrofisica! Zio Tungsteno insomma è un capolavoro sia di emozioni che di divulgazione scientifica.